Nn Investment Partners: rischio recessione? niente panico!
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Nn Investment Partners: recessione? Niente panico!

L’analista Valentijn van Nieuwenhuijzen spiega come far convivere paura e strategie di investimento

Mai lasciarsi terrorizzare dagli squilibri della politica. Questo è il consiglio che NN Investment Partners rivolge ai suoi investitori. Guerra commerciale Usa-Cina, incognita Brexit, le discussioni sulla situazione politica italiana: sono questi i fattori principali che oggi generano grande incertezza che inevitabilmente limita la fiducia delle imprese, le quali rispondono con un rinvio dei piani di investimento.

La prospettiva di una potenziale recessione in particolare in Germania e Stati Uniti (i rischi che avvenga sono ai massimi livelli degli ultimi cinque anni) è una questione fondamentale che sta condizionando i mercati finanziari, tenendo anche conto che è ipotizzabile un ulteriore rallentamento della crescita.

borse europee

IL RUOLO DEL PIL E DELLA FIDUCIA NEL SETTORE PRIVATO
I mercati sono in gran parte guidati sia dalla speranza che lo stimolo fiscale sostenga sufficientemente l’economia, sia dal timore che l’incertezza politica possa danneggiare la fiducia del settore privato, anche se non è possibile ancora quantificare l’entità dell’eventuale danno.

“In verità, ciò che più conta per i mercati finanziari sono la velocità e la durata del declino della crescita nominale del PIL, e questo dipenderà dal comportamento del settore privato e dalle sue aspettative per il futuro”, così Valentijn van Nieuwenhuijzen, Chief Investment Officer di NN Investment Partners.

La fiducia delle imprese continua a diminuire, anche se un certo sentiment positivo riesce comunque a reggere grazie agli alti livelli di occupazione e ai benefici degli effetti legati a una certa disponibilità di ricchezza da parte dei consumatori.

“L’ECONOMIA REALE STA BENE”
L’analista spiega: “Le recessioni sono spesso causate da un cambiamento – ampio e diffuso – al negativo di tali aspettative, perché le precedenti convinzioni sull’economia si rivelano errate. Ad esempio, all’inizio degli anni 2000, il fattore scatenante è stato lo scoppio della bolla “.com”, mentre nel 2007 è stato il crollo della convinzione che i prezzi delle abitazioni potessero solo aumentare”.

Quando l’economia soffre di tali squilibri, tutti gli attori coinvolti, dalle famiglie alle imprese, diventano più cauti. “Nulla di tutto questo è presente all’interno dell’economia reale”, continua Valentijn van Nieuwenhuijzen, “non vi sono infatti segni di un’eccessiva leva finanziaria diffusa, e l’inflazione è notevolmente contenuta, dati i tassi di disoccupazione bassi”.

RECESSIONE? NIENTE PANICO
Ecco perchè NN Investment Partners avverte gli investitori di non lasciarsi prendere dal panico e di non stravolgere le proprie strategie a fronte dei rischi di recessione.

A conclusione l’analista suggerisce: “La situazione attuale richiede probabilmente un atteggiamento tatticamente cauto nell’allocazione degli asset, anche se le strategie d’investimento che non vengono impattate da trend di breve periodo rimangono comunque interessanti. Gli investitori potrebbero perseguire quindi la ricerca di rendimenti – sempre più scarsi – guardando al debito dei mercati emergenti o ai crediti alternativi. Oppure, potrebbero partecipare alla transizione verso un modello economico più sostenibile tramite l’investimento in fondi sostenibili o a impatto”.

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Redazione

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