La Norges Bank ha acquistato le azioni di Nvidia, Plug Power e NIO, mentre ha scaricato Apple. Lo rivela un deposito normativo presso la Securities and Exchange Commission della settimana appena trascorsa. La Banca Centrale norvegese quindi incrementa la sua esposizione nei veicoli elettrici e nei chip grafici, mentre riduce quella negli iPhone, nel suo patrimonio d’investimento che alla fine del 2021 ha raggiunto circa 1.470 miliardi di dollari. L’istituto monetario non ha commentato le operazioni, come di consueto.
Norges Bank: gli acquisti nel dettaglio
Scendendo nel dettaglio delle operazioni, la Norges Bank ha comprato 15,4 milioni di azioni Nvidia alla fine del 2021, più che triplicando la sua esposizione. Adesso il colosso dei chip grafici è partecipato per 21,3 milioni di azioni. La società ha perso circa il 25% da inizio anno a Wall Street, dopo un trend rialzista straordinario nel 2021 che ha portato a una crescita azionaria del 125% e l’ha fatta diventare la settima società più capitalizzata. Ad aver inciso sulle vendite del 2022 è stato, oltre l’affare Arm definitivamente sfumato per ragioni legate all’antitrust, anche la prospettiva di rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve che ha colpito particolarmente le azioni tecnologiche. L’ultima trimestrale di Nvidia comunque ha rilevato una forte crescita della domanda e indicazioni importanti per l’anno in corso.
La Norges Bank ha puntato sul settore delle auto elettriche e dei combustibili alternativi, acquistando a fine 2021 3,2 milioni di azioni NIO e 2,6 milioni di azioni Plug Power, produttore di celle a combustione a idrogeno. Nel primo caso il pacchetto totale è arrivato a 13,7 milioni di titoli, nel secondo a 7,4 milioni. Anche in questo caso però l’investimento non è stato proficuo.
La startup cinese di auto elettriche è crollata del 49% nella Borsa americana da inizio 2022, in aggiunta a una perdita del 35% lo scorso anno. Le vendite dell’azienda sono diminuite nel mese di febbraio, esattamente come quelle della gran parte dei produttori di veicoli elettrici. La ragione va ricondotta all’aumento dei rendimenti, ma anche alla carenza degli approvvigionamenti che in questo 2022 ancora non dà significativi segni di rallentamento.
Anche le azioni di Plug Power sono inciampate nel terreno scivoloso dei tassi d’interesse perdendo il 13% da inizio anno, in aggiunta al calo del 17% del 2021. L’ultima trimestrale ha fatto registrare perdite più ampie rispetto alle attese degli analisti, sebbene la guidance della società sia rimasta ottimista.
Norges Bank: quanto ha venduto di Apple
La Norges Bank si è liberata di 26,8 milioni di azioni Apple, ma ha ancora in portafoglio 142,1 milioni di azioni del colosso di Cupertino. Quest’anno il titolo in Borsa è in discesa del 13%, dopo che l’anno scorso ha ottenuto un’ottima performance del 33,8%. Il 2021 è stato un anno strepitoso per le vendite dell’azienda guidata da Tim Cook, in maniera particolare nell’ultimo trimestre che si è rivelato il più forte di sempre.
Questo ha un significato particolare che risalta la potenza di vendita del gruppo, dal momento che vi sono stati ritardi e disagi nelle consegne di alcuni prodotti di punta come l’iPhone 13 per effetto della supply shortage. La scorsa settimana Apple ha presentato alcuni dispositivi nella nuova versione, tra cui l’iPhone SE in 5G e il Mac Studio, un nuovo PC rivolto ai professionisti del design.