PIAZZA AFFARI GIU', SPREAD SU - Borsa&Finanza

PIAZZA AFFARI GIU’, SPREAD SU

Si muove sotto la parità Piazza Affari, come il resto delle borse europee, nella prima seduta di una settimana che potrebbe essere decisiva per quanto riguarda gli equilibri del governo a ridosso delle elezioni: riflettori puntati su lunedì prossimo, giorno in cui si terrà l’ultimo Consiglio dei Ministri prima delle urne. Le tensioni tra Cina e Stati Uniti completano il quadro dell’incertezza, Pechino minaccia la fuga dai bond americani come arma da utilizzare per controbattere ai nuovi dazi di Washington, Trump apre alla possibilità di ritirare le sanzioni se le trattative commerciali dovessero chiudersi positivamente.

Per quanto riguarda le contrattazioni, buona la performance del comparto chimico e alimentare. Ribassi forti nell’immobiliare, per il tecnologico e i beni industriali.

TITOLI MIGLIORI

Saipem +1,57%
Titolo in rialzo dopo il tonfo di giovedì e la seduta negativa di venerdì dopo l’incidente su un mezzo navale del Mar Caspio.

Eni +0,94%
Prova il rimbalzo anche Eni dopo cinque sedute negative consecutive.

Amplifon +0,77%
Il titolo prova un timido rimbalzo dopo le prese di beneficio (-4,3%) di venerdì a seguito della buona trimestrale e i forti acquisti del 7 maggio scorso con eccellente performance in borsa (+9,95%).

TITOLI PEGGIORI
Azimut -2,94%
Continuano le prese di beneficio dopo i massimi degli ultimi 12 mesi lo scorso 30 aprile. La lateralità tra i 18.160 e i 16.580 è stata rotta al ribasso proprio nella mattinata di oggi, a quota 16.540 euro.

Buzzi Unicem -2,78%
Situazione simile per Buzzi, che ha avviato un trend negativo di breve periodo dopo aver raggiunto il massimo da giugno 2018.

Leonardo -2,73%
L’indice tocca i minimi da marzo dopo aver toccato i massimi dell’anno a metà aprile. Settimana scorsa sono stati presentati i dati relativi al primo trimestre 2019, periodo chiuso con ricavi e redditività in crescita.

Analisi Tecnica Ftse Mib
Piazza Affari apre la settimana con il segno meno: se dovesse restare negativa fino a fine giornata sarebbe la sesta seduta in rosso nelle ultime otto, per quello che è un naturale proseguimento del trend negativo avviato il 17 aprile scorso.

Spread
Il differenziale sale ancora, complici le tensioni all’interno del governo e la guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina che stanno indebolendo l’economia mondiale. In dieci giorni lo spread è cresciuto di circa venti punti e ora si posizione a ridosso dei 280, a quota 278 punti base.

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Redazione

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