Spread in area 155 punti. Piazza Affari cauta come le borse Ue. Rally di Diasorin
Piazza Affari prudente. Le borse europee pure. Lo stallo tra Cina e Stati Uniti conduce i mercati alla cautela dopo una seduta negativa per Tokyo e per Hong Kong, il primo appesantito dal rallentamento del Pil, il secondo dalle tensioni che non si alleviano. Sul fronte macroeconomico non ci sono dati relativi all’Italia ma un occhio va tenuto alla disoccupazione e al Pil della zona Euro, mentre ieri il ministro dell’Economia Gualtieri ha ribadito, durante un’audizione in Parlamento, che la crescita dello 0,6% del Belpaese nel 2020 è ampiamente raggiungibile. Tornando a Piazza Affari, forti vendite sul comparto tecnologico, tra i più a rischio se l’accordo tra Washington e Pechino dovesse tardare ad arrivare mentre lo spread si mantiene tra i 150 e i 155 punti base, con il governo impegnato nella gestione dell’emergenza Ilva, quella di Venezia e le audizioni della Legge di Bilancio.
TITOLI MIGLIORI
Diasorin +2,53%
Maglia rosa a Piazza Affari il titolo della società dei dispositivi diagnostici. A contribuire agli acquisti, lo riporta Trendonline, le voci sull’acquisizione dell’olandese Quiagen Nv da parte di Thermo Fisher Scientific che ha risvegliato il clima di merger&acquisition nel comparto. Tendenza negativa nel breve ma positiva nel lungo periodo. Ha rialzato la testa dopo i conti migliori delle attese il 6 novembre scorso, poi un ulteriore balzo alla vigilia grazie al lancio di un nuovo primer diagnostico: oggi il titolo sta aggiornando i massimi storici a 113,4 euro ad azione.

Grafico Diasorin by TradingView
Hera +1,09%
Il Gruppo si è aggiudicato il premio speciale per la comunicazione agli Oscar di Bilancio 2019: “Premiata la narrazione chiara e trasparente nella sua attività di reporting, focalizzata sull’attenzione e la vicinanza al territorio” e la notizia è ben accolta in borsa. Il trend è positivo nel breve e lungo periodo, aggiornati i massimi storici a 3,940 euro.
TITOLI PEGGIORI
Buzzi Unicem -1,01%
Prese di beneficio dopo l’1,37% della vigilia e il massimo da maggio 2018 a 22,86 euro, per uno dei titoli più performanti in assoluto nel 2019, periodo in cui ha guadagnato il 53%.
Banco Bpm -0,89%
Con lo spread in area 155, ai massimi da due mesi, inevitabilmente anche il comparto bancario soffre una giornata all’insegna delle vendite e Banco Bpm, già negativa alla vigilia, non fa eccezione. I 2,006 di oggi sono il minimo dal 14 ottobre scorso. Al di sotto della soglia psicologica dei 2 euro, all’interno della quale il titolo mantiene una certa lateralità da circa un mese con resistenza a 2,20, si possono individuare supporti a 1,975, al di sotto dei quali potrebbe avviarsi un nuovo trend ribassista.
ANALISI FTSE MIB
Prevale l’impulso ribassista generatosi alla vigilia per Piazza Affari, che scende dello 0,16% a 23.542 punti, in uno stato di stand by. Non è maglia nera tra le borse europee, le vendite maggiori si concentrano sul Dax di Francoforte. Ma le prese di beneficio importanti, che qualche analista ha previsto dopo i forti rally delle scorse settimane, sono ancora una volta rimandate. Apprezzabili i rialzi del comparto sanitario, oltre al settore della tecnologia e bancario, le peggiori performance si registrano sui settori delle vendite al dettaglio, costruzioni e chimico.

Grafico Ftse Mib by TradingView
SPREAD
Si attesta a 152 punti base il differenziale di rendimento tra Btp e Bund. Tra l’emergenza dell’Ilva e quella di Venezia, il governo prosegue nelle audizioni previste per la manovra finanziaria. La Commissione Bilancio ha avviato oggi la discussione del Ddl: il termine per la presentazione degli emendamenti è stato posticipato a lunedì prossimo. L’esame del provvedimento in Assemblea è in calendario dal 3 dicembre.