E’ stato un 2022 all’insegna di numeri record per Porsche che, grazie ad un aumento dei prezzi, ha visto tutti i suoi indicatori in deciso rialzo. Nello specifico il produttore di auto sportive di lusso ha visto nell’anno passato, condizionato da un contesto macro-economico difficile, vendite in aumento del 13,6% a 37,6 miliardi di euro, grazie alla spinta proveniente da Cina e Stati Uniti, ed un risultato operativo balzare di oltre il 27% a 6,8 miliardi di euro. Numeri record si registrano per quanto riguarda le consegne che si attestano quasi a 310.000 unità, con un flusso di cassa che sale dai 3,7 miliardi di euro dell’anno precedente agli attuali 3,9 miliardi di euro. In questo contesto la redditività delle vendite sale al 18%, avvicinandosi in questo modo all’obiettivo di lungo periodo posto al 20%. Grazie a questi dati il Cda ha proposto un dividendo di 1 euro per le azioni ordinarie e di 1,01 euro per quelle privilegiate.
Per quanto riguarda l’outlook di medio e lungo termine, l’azienda ha confermato tutti i suoi obiettivi, indicati peraltro in sede di Ipo, che prevedono un fatturato compreso nel range 40-42 miliardi di euro ed un Ros operativo tra il 17-19%. Per raggiungere questi target Porsche accelererà anche nel segmento elettrico, che avrà come vettura di punta la versione completamente elettrica della Macan. Questa, che sarà disponibile nel 2024, andrà ad affiancare sia la 718 all-electric che la Cayenne. Ricordiamo che l’obiettivo del Gruppo è di avere entro il 2030 più dell’80% dei suoi nuovi veicoli come modelli completamente elettrici.
Azioni Porsche: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere la risposta dell’azione alla Borsa di Francoforte. E’ un inizio di settimana all’insegna delle vendite quella odierna per il titolo Porsche, con le quotazioni che scendono sotto i primi supporti di breve posti in area 110,5 euro. Nel breve termine una conferma dei corsi sotto tali livelli dovrebbe far proseguire quella fase correttiva, innescatasi dai top di periodo situati sui 118,4 euro, in direzione dei 106,5 euro e successivamente verso i 102 euro. Nel caso si realizzasse questa view, fondamentale sarebbe la tenuta di tali sostegni per evitare una continuazione delle vendite verso i 100 euro e a seguire in direzione dei 97,50 euro.
Al contrario il ritorno delle quotazioni sopra i 110,5 euro riattiverebbe il trend rialzista, con primi target sui 114 euro e a seguire i top di periodo in ara 118,4 euro. L’eventuale superamento di ques’ultimi livelli andrebbe a rafforzare il quadro grafico di fondo, aprendo la porta ad ulteriori apprezzamenti per il titolo in direzione dei 125-126 euro e a seguire la soglia dei 130 euro.