I prezzi del carbonio sono aumentati decisamente dopo la conclusione dei lavori del COP26 di Glasgow. Nel mercato delle materie prime di Londra i future in scadenza a dicembre hanno chiuso l’ultima seduta a 67,77 dollari a tonnellata aggiornando un altro record storico. Il rally degli ultimi 12 mesi è stato strepitoso con un guadagno della materia prima del 152,71%. La crisi energetica degli ultimi mesi ha rafforzato il trend, per effetto di una maggiore richiesta del combustibile per far fronte alla carenza degli approvvigionamenti. Sono parecchie le centrali di carbone che erano state sostanzialmente disattivate per dar luogo al processo di transizione energetica e che in tutta fretta hanno dovuto riaccendere i motori.
Carbonio: le quotazioni sostenute dal vertice di Glasgow
Il vertice di Glasgow ha dato ulteriore linfa al prezzo del carbonio, proprio in un ambito in cui con ogni probabilità ne decreta la fine. A detta di molti l’esito dei colloqui del COP26 non è stato così soddisfacente come si era sperato, ma la traiettoria indicata dai Governi non lascia scampo alla rete dei combustibili fortemente inquinanti come il carbone.
In sostanza, vi è un’accettazione comune che il carbonio debba diventare la risorsa più scarsa nell’atmosfera e questo ne determina la rarità, che a sua volta fa salire i prezzi. Gli alti costi del fossile rappresentano un incentivo a investire nelle energie pulite e ad arrivare finalmente agli obiettivi prefissati di decarbonizzazione del pianeta. Le resistenze dei Paesi asiatici sono ancora ferree, ma la sensazione generale è che con il tempo si piegheranno anche loro alla nuova realtà.
Il prezzo del carbonio è legato in qualche modo anche a quello del gas naturale, generando nel breve uno spostamento della domanda. Il carbone è un combustibile che diventa meno attraente con quotazioni così elevate, a maggior ragione se si considera che rispetto al gas produce il doppio di CO2 quando viene bruciato.
Carbonio: le previsioni sui prezzi nei prossimi anni
Cosa bisogna quindi aspettarsi in merito alle quotazioni di carbonio in futuro? Con molte probabilità nei prossimi mesi i prezzi continueranno a salire, anche perché siamo in prossimità della stagione invernale e, con il calo delle temperature, è inevitabile attingere anche a combustibili come il carbone per soddisfare il fabbisogno energetico.
Nel medio termine la rarità della risorsa potrebbe contribuire al mantenimento dei prezzi alti, via via che progetti alternativi verranno sempre più implementati e che riguardano la cattura e lo stoccaggio del carbonio, l’idrogeno verde prodotto dall’elettrolisi e molte altre iniziative green.
Il discorso cambia radicalmente se si volge lo sguardo al lungo periodo quando ormai il processo di transizione energetica sarà a un livello avanzato e inizierà ad armonizzarsi con il cambiamento climatico. E allorché le centrali del carbonio saranno giunte definitivamente all’esaurimento.