Per il broker di Bnp Paribas, Sabaf registrerà un tasso annuo di crescita composto del fatturato del 5% dal 2021 al 2024. Rendimento del capitale investito in aumento al 13% medio nello stesso periodo. Il business dell’induzione e l’attività di m&a sono i driver della crescita futura. Dividendo netto per azione stimato in incremento a 0,64 euro tra tre anni.
Sabaf “sta diventando globale, con un occhio al consolidamento della propria leadership nel mercato del gas e delle cerniere e all’espansione nel segmento redditizio e in rapida crescita dell’elettronica”. Così gli analisti di Exane Bnp Paribas hanno riassunto il loro ottimismo sulla multinazionale di Ospitaletto (BS), produttrice e fornitrice leader in Europa di componenti per elettrodomestici. A testimonianza di questa positività, il prezzo delle azioni Sabaf è visto in rialzo tra il 38% e il 70%, ovvero tra 31 e 38 euro. Un bel salto considerando che il titolo ieri a Piazza Affari viaggiava in area 24 euro (-2,4%). Il broker prevede dati in costante crescita per Sabaf. Secondo le stime, il fatturato aumenterà da 262 milioni nel 2021 a 307,1 milioni di euro nel 2024, mentre l’utile netto rettificato da 25,8 milioni a 32,3 milioni. L’eps rettificato salirà costantemente da 2,28 euro a 2,87 e il dividendo netto, oggi a 0,55 euro ad azione, si attesterà a 0,64 tra tre anni. Sono varie le ragioni di queste proiezioni da parte di Exane.
Innanzitutto, Sabaf è già leader globale nel campo dei componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas (bruciatori e valvole) e delle cerniere per dispositivi domestici e professionali, che rappresentano circa il 90% delle vendite del gruppo industriale. Recentemente l’azienda è entrata nel comparto dell’elettronica, che conta per l’8% dei ricavi al momento. La forza della società è la forte posizione competitiva all’interno di segmenti di nicchia. “Crediamo che fattori quali la vicinanza ai produttori di apparecchiature originali con cui lavora (Electrolux, Whirlpool, Bosch e Arcelik, per esempio), la crescente impronta globale, la posizione di leadership, la qualità, il track record e l’intensità di capitale siano solide barriere all’ingresso che proteggono i rendimenti dell’azienda”, hanno detto gli analisti di Exane.
Proprio questi mercati di attività offriranno a Sabaf numerose opportunità a livello settoriale e regionale. Pertanto, Exane prevede un cagr delle vendite al 5% tra il 2021 e il 2024. “Sabaf dovrebbe beneficiare di fattori come: la crescita strutturale del business dell’elettronica; un ciclo di sostituzione in accelerazione nel mercato statunitense, dove il gruppo dovrebbe aumentare la sua presenza; l’aumento dell’adozione di elettrodomestici in India, in cui l’azienda sta per aprire un nuovo stabilimento”.
Un altro fattore alla base della tesi di Exane è il fatto che Sabaf è in procinto di diventare un fornitore globale. “Il piano annunciato di espansione della capacità produttiva, supportato da nuovi contratti, rafforza la posizione competitiva dell’azienda nella regione del Nord America, permettendo a Sabaf di catturare fette aggiuntive di mercato. Stimiamo che il guadagno della quota di mercato nei settori del gas e delle cerniere rappresenterà oltre il 75% del nostro top-line cagr previsto per il periodo 2021-24, rendendo la traiettoria del sentiero di crescita dell’azienda altamente visibile e meno dipendente dalle dinamiche sottostanti di mercato”. A sua volta, l’espansione nell’elettronica costituirà il 25% della performance di Sabaf e darà il maggior contributo all’8% di cagr dell’ebit rettificato stimato da Exane tra il 2021 e il 2024, che dovrebbe tradursi in un percorso simile per la crescita dell’utile per azione. “Pertanto, prevediamo che i rendimenti di Sabaf rimarranno a un roce (rendimento del capitale investito) medio del 13% nel 2021-24”. La metrica è stata meno della metà (6%) dal 2015 al 2020.
Exane vede altre potenziali fonti di crescita all’orizzonte per l’azienda bresciana. In primo luogo, la crescente popolarità della cottura a induzione, soprattutto nei mercati avanzati, rappresenta “più un’opportunità che una minaccia” sulla scia della ricerca più generale di tecnologie meno inquinanti e più efficienti dal punto di vista energetico. Se Sabaf catturasse una quota del 10% nel mercato europeo dell’induzione che vale 300 milioni di euro, le vendite attese nel 2024 potrebbero aumentare dello stesso ammontare. In secondo luogo, anche l’accelerazione delle attività m&a potrebbe dare un forte contributo grazie all’espansione della gamma di prodotti al di fuori di quelli relativi al gas.
Secondo gli analisti, “la combinazione di bilancio unlevered (il rapporto debito netto/ebitda, stimato quest’anno a 1,3x, si traduce in circa 120 milioni di euro di potenza di fuoco nel 2023) e il track record del management solido migliora la visibilità sulle ambizioni di crescita esterna da parte di Sabaf. Stimiamo che un potenziale pieno utilizzo delle risorse disponibili previste nel 2023 per allargare la gamma di prodotti potrebbe consentire a Sabaf di ridurre materialmente la propria esposizione al business del gas (circa 40% dell’ebitda nel 2023), rendendo il profilo di rischio/rendimento del titolo più appetibile”.
Sabaf: stime analisti eccessive, resistenza a 25,2 euro dura da superare
Il titolo Sabaf sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di ieri. Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 23,7, per poi tentare un’inversione di tendenza che non è mai riuscita a superare quota 24,2, mantenendosi per tutta la giornata in uno stretto trading range.
Seppure spinta dalle stime degli analisti, ritenute eccessive, l’azione non sale e i gestori istituzionali non comperano. Eppure i fondamentali di bilancio potrebbero premiarla maggiormente. In ogni caso il titolo non decolla e risulta troppo prematuro acquistarlo anche in ottica di una strategia value o contrarian. Al contrario, sarà conveniente farlo solo al superamento della resistenza posta sul livello 25,2, costituita dell’indicatore Supertrend daily.
L’impostazione grafica, infatti, vede i prezzi stazionare ancora al di sotto dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati rialzisti da poco. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 48. Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile solo al superamento del livello 25,2 con target nell’intorno dei 26,5 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 23,6 con obiettivo molto vicino al livello 22,3.
L’andamento di breve termine del titolo SABAF