Via libera di Ankara all’operazione militare nel nord-est della Siria. Lira turca debole
Sale la tensione nel nord-est della Siria, con l’operazione militare turca che potrebbe iniziare in qualsiasi momento. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in una conferenza stampa prima di partire per la Serbia, facendo riferimento alle milizie curde dell’Ypg. “C’è una frase che abbiamo sempre utilizzato: possiamo arrivare una notte all’improvviso – ha detto Erdogan -. È assolutamente impossibile per noi tollerare ulteriormente le minacce di questi gruppi terroristici”.
La telefonata Trump-Erdogan
Nel frattempo anche la Casa Bianca ieri ha reso noto che le truppe americane in Siria si allontaneranno dal confine turco perché Ankara “attuerà presto un’operazione militare pianificata da tempo” che porterà all’invasione del nord del Paese. La Casa Bianca ha citato un colloquio telefonico tra il presidente americano, Donald Trump, e il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. “È il momento per noi di sfilarci da ridicole guerre senza fine, molte delle quali tribali.
Trump: “Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i Curdi se la dovranno cavare da soli”
È il momento di riportare i nostri soldati a casa”, ha scritto questa mattina su Twitter il presidente Usa. “Combatteremo solo dove avremo benefici, e combatteremo solo per vincere. Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i curdi dovranno risolvere la situazione e capire cosa voglio fare con i soldati dell’Isis catturati. Siamo stati lì per oltre tre anni, quando inizialmente saremmo dovuti restarci trenta giorni”, spiega Trump.
The United States was supposed to be in Syria for 30 days, that was many years ago. We stayed and got deeper and deeper into battle with no aim in sight. When I arrived in Washington, ISIS was running rampant in the area. We quickly defeated 100% of the ISIS Caliphate,…..
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 7, 2019
“Noi – prosegue – andiamo dove c’è bisogno e per vincere, ma siamo lontani 7000 miglia da loro, se l’Isis ci minacciasse ancora, se si avvicinasse, torneremo a combatterlo. Per ora Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i Curdi se la dovranno cavare da soli”. Le forze curdo-siriane hanno affermato di voler “difendere a ogni costo” il nord-est della Siria, in particolare la zona al confine con la Turchia, dichiarandosi “pronti alla guerra totale”, come ha sottolineato il portavoce delle forze curdo-siriane, Mustafa Bali, citato dai media locali e regionali.
La reazione della lira turca
Immediata la reazione di indebolimento della lira turca (TRY): venerdì il cambio dollaro americano/lira turca aveva chiuso poco sotto i 5,70 e oggi è balzata a 5,74 (+0,80) con uno slancio intorno alle ore 9 di questa mattina. L’indebolimento della moneta turca potrebbe sostenere il cambio fino ai massimi di metà settembre a 5,80.

Grafico Dollaro / Lira Turca by TradingView