
La BoJ non cambia politica monetaria, crollano rendimenti e yen
La Bank of Japan (BoJ) sorprende i mercati e lascia invariati i tassi d’interesse a -0,1%, ma soprattutto non tocca la banda di oscillazione dei rendimenti obbligazionari, ferma a ±
La Bank of Japan (BoJ) sorprende i mercati e lascia invariati i tassi d’interesse a -0,1%, ma soprattutto non tocca la banda di oscillazione dei rendimenti obbligazionari, ferma a ±
Crescono le attese per la riunione della Bank of Japan (BoJ) di mercoledì 18 gennaio, dove saranno prese le decisioni sulla politica monetaria. I tassi d’interesse dovrebbero rimanere invariati, ovvero
Il mese di dicembre solitamente è molto proficuo per le azioni in Borsa, tant’è che gli osservatori di mercato hanno coniato il termine di rally di Babbo Natale per descrivere
Toccherà a Stefano Serafini ed Enrico Lanati raccogliere i cocci dei mercati finanziari dopo la tempesta di settimana scorsa, scatenata dalle riunioni delle Banche centrali. Tempesta che ha strascichi anche
La BoJ oggi ha spiazzato i mercati cambiando a sorpresa la sua politica monetaria sul fronte del controllo della curva dei rendimenti obbligazionari. La Banca centrale giapponese ha affermato che
Lo yen sarà la valuta principale che gli investitori dovrebbero prendere in considerazione, quando la Bank of Japan deciderà di modificare la sua politica monetaria. L’affermazione arriva da Omar Slim,
Lo yen si mantiene stabile nei confronti del dollaro americano sotto quota 140, dopo un rally partito dalla scorsa settimana allorché sono stati pubblicati i dati sull’inflazione statunitense. Per il
La Bank of Japan rivedrà la sua politica d’investimento sugli ETF modificando il criterio di acquisizione dei fondi. Fino ad oggi l’istituto centrale giapponese ha effettuato gli acquisti in proporzione
L’USD/JPY ha chiuso la scorsa settimana con una perdita di oltre il 5%, segnando il più grande rialzo settimanale dello yen rispetto al dollaro USA dal 2008. Sembra difficile da
Il cambio USD/JPY staziona intorno a 148 nella giornata di oggi, dopo che la scorsa settimana ha toccato vette di 152 costringendo probabilmente il Governo giapponese a un nuovo intervento,