Sui listini statunitensi si preannuncia un inizio di giornata all’insegna delle vendite per le azioni Tesla che, per cercare di recuperare quote di mercato e sostenere le vendite, apre le porte ad ulteriori sconti sulle proprie automobili. Nello specifico il colosso della auto elettriche ha annunciato nelle scorse ore un taglio ai prezzi tra il 6% ed il 20% per quanto riguarda i suoi modelli di punta Model 3 e Model Y venduti sia oltreoceano che nel Vecchio Continente. Ricordiamo che già ad inizio del nuovo anno l’azienda gestita da Elon Musk, aveva provveduto a tagliare i prezzi dei veicoli sia in Cina che sugli altri mercati asiatici. In quest’ultimo caso e considerando anche gli sconti annunciati nel mese di ottobre 202, i prezzi della Model 3 e della Model Y erano diminuiti tra il 13% ed il 24%.
Se l’intenzione dell’azienda è cercare di rendere accessibile l’acquisto dei suoi veicoli non solo alla fascia alta dei consumatori, come più volte aveva promesso Elon Musk, un ulteriore motivazione sulle decisioni prese in queste ore la fornisce la stessa Tesla, che in un comunicato ha affermato di potersi permettere di abbassare i listini grazie in particolar modo ad una normalizzazione dell’inflazione. Cosa faranno ora i competitors di Tesla? Apriranno la porta anche loro ad un taglio dei prezzi o metteranno in campo altre iniziative?
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Nel frattempo andiamo a vedere cosa aspettarsi dall’azione per le prossime giornate di Wall Street. Il rimbalzo che nelle ultime sedute ha contrassegnato il titolo Tesla, ha spinto le quotazioni in direzione delle prime resistenze poste in area 125 dollari. Nel breve periodo fondamentale sarà il superamento di queste aree resistenziali, la quale aprirebbe le porte ad una prosecuzione degli acquisti che avrebbero un primo target posto sui 138 dollari, dove transita l’indicatore giornaliero del Supertrend, e successivamente i 150 dollari. Segnaliamo che nel caso si materializzasse questa view, dovremmo leggere il movimento come un normale rimbalzo tecnico. Per inviare invece un vero e proprio segnale di forza l’azione Tesla dovrebbe tornare oltre la soglia dei 200 dollari.
Al contrario il mancato break dei 125 dollari tornerebbe ad indebolire il titolo, aprendo di conseguenza le porte per un ritorno verso i 115 dollari e a seguire in direzione dei minimi degli ultimi 28 mesi situati sulla soglia psicologica dei 100 dollari. Nel caso in cui queste aree supportive dovessero cedere il passo a nuove vendite, aumenterebbero di conseguenza le possibilità di una continuazione del trend ribassista in direzione degli 85 dollari e successivamente verso l’area degli 80 dollari.