La trimestrale di Wells Fargo sarà uno dei “market mover” odierni sui mercati azionari statunitensi che arrivano da un nuovo sell-off in scia alle parole arrivate ieri da Lael Brainard, nuova vice del presidente Powell, che ha anticipato il primo rialzo dei tassi a marzo, appena terminato il programma di acquisto titoli in via di esaurimento. Nell’attesa, già si avvertono i primi segnali sul mercato: i bond a rendimento sottozero sono scesi sotto i 10mila miliardi per la prima volta dopo venti mesi. In questo contesto l’indice S&P 500 ripartirà dai 4.659 punti vicino ai 4.650 punti, dove transita la media mobile a 200 giorni, sotto i quali la correzione potrebbe proseguire in direzione i 4.600 punti.
Tornando a Wells Fargo le attese degli analisti sono per numeri ancora importanti dopo che nel 3° trimestre del 2021 la banca aveva registrato un utile a 5,1 miliardi $ (+59%) dai 3,2 miliardi di dollari del terzo trimestre 2020 ed un utile per azione adjusted a 1,22 $ per azione rispetto ad attese ferme a 0,99 $
Azioni Wells Fargo: cosa ci dice l’analisi tecnica
Senza dubbio il trend primario del titolo è confermato al rialzo con le quotazioni che solo ieri hanno toccato un massimo intra oltre la soglia dei 57 $; nel breve, con l’uscita dei dati, la volatilità potrebbe salire e dinanzi ad eventuali fasi correttive monitorerei ritorni in direzione dei 52 $ (ex massimi di ottobre 2021) che potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto con target i top di periodo e a proseguire la soglia dei 60$. Al contrario segnali di debolezza, per aprire eventuali posizioni ribassiste, si avrebbero solo con discese sotto i minimi di dicembre situati in area 46,30 $ con le vendite che a quel punto potrebbero spingere il titolo verso i 43,20 $ e a seguire 41,50 $.