“Usa Rocks!” twitta Trump dopo i dati sul lavoro e la disoccupazione americana
In America si continua ad assumere e a un tasso superiore del previsto. Ciò nonostante la disoccupazione è aumentata, seppur in linea con le aspettative di mercato. Positiva la reazione del dollaro, in ripresa nel suo indice di riferimento, dove ha toccato immediatamente i massimi intraday a quota 97,45.
“Nonfarm Payrolls” in aumento
In tutto, sono 128 mila i posti di lavoro creati a ottobre dalle aziende Usa del settore non agricolo. Si tratta di uno dei dati macroeconomici americani più importanti in assoluto, perché rappresentano l’80% di lavoratori che producono il Prodotto Interno Lordo degli Stati Uniti. Le stime del mercato si erano attestate a quota 89mila, complici gli scioperi ch si sono susseguiti all’interno di General Motors, tra i colossi dell’automotive mondiali. Il dato aggiornato segue quello rilevato a settembre, che riportava 180mila nuovi posti di lavoro. Anche le buste paga non agricole statunitensi nel settore privato sono aumentate: +131mila unità e sempre nel mese di ottobre, a seguito di un aumento di 167 mila rivisto al rialzo di settembre, battendo facilmente le aspettative del mercato di 80 mila.
Grafico buste paga del settore non agricolo by TradingEconomics
Trump: “Gli Usa spaccano!”
Il presidente statunitense Donald Trump non si è lasciato sfuggire l’occasione per esaltare il rapporto del sull’occupazione Usa ad ottobre. ‘Wow, un grande rapporto sull’occupazione è appena uscito, con revisioni (dei dati dei mesi precedenti) ed escluso l’impatto dello sciopero di General Motors, 303.000. Molto al di sopra delle attese. Gli Usa spaccano!” ha scritto il presidente in un tweet pubblicato pochi minuti dopo l’uscita dei dati, facendo riferimento ai posti di lavoro creati ad agosto e settembre, rivisti complessivamente al rialzo di 91.000 unità, mentre il settore automobilistico ha perso 42.000 posti di lavoro a ottobre, mese in cui era in corso lo sciopero dei lavoratori di Gm.
Wow, a blowout JOBS number just out, adjusted for revisions and the General Motors strike, 303,000. This is far greater than expectations. USA ROCKS!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 1, 2019
Disoccupazione, un aumento previsto
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è aumentato al 3,6 per cento nell’ottobre 2019 dal 3,5 per cento del mese precedente e in linea con le aspettative del mercato. Nel corso del mese, il numero di disoccupati è aumentato di 86.000. Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è salito al 63,3 per cento dal 63,2 per cento di settembre. Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è stato in media del 5,74 per cento dal 1948 al 2019, raggiungendo un massimo storico del 10,80 per cento nel novembre del 1982 e un minimo record del 2,50 per cento nel maggio del 1953.
Grafico tasso di disoccupazione Usa by TradingEconomics
Dollaro in ripresa
Repentina la reazione del biglietto verde alla pubblicazione dei dati sul lavoro americano. Dopo un avvio debole, il dollaro ha raggiunto il massimo intraday a quota 97,45 nel suo indice di riferimento. Effetti immediati anche sul cambio Euro Dollaro, subito ai minimi intraday a quota 1,1128. Un movimento verso l’alto, quello del dollaro, che però è durato poco. L’impennata dei prezzi del petrolio, all’avvio di Wall Street +1,6% a oltre 55 dollari al barile, ha riportato il biglietto verde nei valori su cui viaggiava prima della pubblicazione dei dati sul lavoro.