Azioni Moderna: con svolta su vaccino anti-cancro titolo verso top 2022?

Azioni Moderna: con svolta su vaccino anti-cancro titolo verso top 2022?

Azioni Moderna: con svolta su vaccino anti-cancro titolo verso top annuali?

Dopo il rally che ha contrassegnato nella giornata di ieri a Wall Street le azioni Moderna, anche la seduta odierna dovrebbe aprirsi all’insegna degli acquisti per l’azienda biotech a stelle e strisce. Ma quali sono i motivi che hanno spinto l’azione a tornare sui massimi degli ultimi mesi? A riportare gli acquisti sulla società guidata da Stephan Bancel, sono i nuovi risultati del secondo trial di sperimentazione del vaccino personalizzato contro il cancro ed in particolare del melanoma che, usando la tecnologia mRna, la molecola che ha segnato una svolta nella battaglia contro il Covid-19, in combinazione con la terapia Keytruda di Merck avrebbe ridotto il rischio di recidiva o morte del 44%, se confrontato al solo trattamento immunologico. Ora lo sguardo è rivolto al prossimo anno, quando le due aziende dovranno procedere con l’importante fase 3 di sperimentazione clinica, che è quella che in cui viene valutato il rapporto rischi/benefici sui pazienti.

Senza dubbio le notizie arrivate in queste ore potrebbero rappresentare un punto di svolta nella lotta contro i tumori, dopo i molti fallimenti che hanno contrassegnato gli anni passati. Andiamo ora a vedere cosa ci dice l’analisi tecnica sull’azione quotata a Wall Street.

 

Azioni Moderna: analisi tecnica e strategie operative

Il rally di ieri, arrivato con volumi quasi 6 volte la media giornaliera mensile, ha spinto le quotazioni delle azioni Moderna sui massimi degli ultimi 11 mesi posizionati in area 196 dollari. Nel breve termina una conferma oltre questi livelli non solo andrebbe a rafforzare la struttura grafica dell’azione, ma aprirebbe le porte ad ulteriori allunghi che potrebbero spingersi in direzione dei 210-215 dollari e successivamente verso i 225-230 dollari. Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere superate, si aprirebbero le porte per un test sui massimi annuali situati nei pressi dei 250 dollari. In questo contesto eventuali discese in direzione dei 175 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto 24 ore fa, potrebbero essere lette come delle buy opportunity per chi non avesse il titolo in portafoglio.

Al contrario sarà solo con una discesa dei prezzi sotto i 160 dollari, minimi delle ultime settimane, che si avrebbe un segnale di debolezza con primi target ribassisti situati sui 150 dollari. Fondamentale nel caso sarà non perdere questi sostegni, dove peraltro troviamo la media mobile di lungo periodo, per evitare che i corsi possano proseguire la correzione in direzione dei 125 dollari e a seguire andare a rivedere i minimi del 2022 in area 115 dollari.

 

AUTORE

Pietro Origlia

Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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