In una seduta che vede Piazza Affari guardare i massimi degli ultimi 15 anni, si mette in luce il titolo Banco Bpm che poco prima dell’apertura delle contrattazioni ha comunicato di aver concesso un’esclusiva a Fsi, che controlla BccPay, per la costituzione di un polo della monetica. L’obiettivo dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna è la creazione di una joint venture che vedrebbe entrare Banco BPM con una quota del 30%, simile a quella in mano a Iccrea, con il rimanente 40% a Fsi. Tutto questo dovrebbe portare alla nascita del secondo operatore nazionale in questo settore interamente controllato da istituzioni italiane.
Per quanto riguarda la valorizzazione del business della monetica si parla di una cifra che dovrebbe essere compresa nel range tra i 500-600 milioni di euro. L’esclusiva riguarderebbe il settore acquiring e issuing e l’operazione prevede il pagamento di una somma cash da parte di Fsi e il possesso da parte di Banco Bpm di una quota nella jv sui pagamenti. Allo stesso tempo è prevista la sottoscrizione di un accordo distributivo che permetterà all’istituto bancario di mantenere gli attuali proventi commissionali, pari a quasi 140 milioni di euro pretasse che si sono avuti nell’anno passato.
Il veicolo guidato da Maurizio Tamagnini è riuscito ad avere la meglio non solo su Worldline ma soprattutto ha battuto la concorrenza di Nexi. Sulla scelta di Banco Bpm potrebbe aver influito anche la presenza del Fondo strategico nel capitale di Anima, di cui la banca milanese controlla il 21,7%. In scia a questa operazione sono arrivate le promozioni degli analisti sul titolo. Nello specifico Mediobanca, confermando l’outperform, ha alzato il target price dai precedenti 5,6 euro agli attuali 5,9 euro.
Azioni Banco Bpm: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l’analisi tecnica per le prossime sedute. Con volumi già pari alla media giornaliera mensile, quella odierna è una nuova seduta all’insegna degli acquisti per il titolo Banco Bpm i cui prezzi si portano oltre i massimi di periodo situati in area 4,35 euro. Nel breve termine una conferma sopra questi livelli dovrebbe far proseguire quel trend ascendente, innescatosi dai minimi di luglio 2022 in area 2,20-2,25 euro, prima verso i 4,70-4,75 euro e in seguito in direzione della soglia psicologica dei 5 euro.
Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere lasciati alle spalle si avrebbe un ulteriore rafforzamento del quadro grafico con possibili nuovi allunghi in direzione dei 5,5 euro e successivamente l’area dei 6 euro. In questo quadro costruttivo eventuali correzioni verso i 4 euro, dove troviamo sia la trendline rialzista che parte dai minimi dello scorso mese di marzo che l’indicatore daily del Supertrend, verrebbero viste come delle potenziali buy opportunity.
Al contrario una discesa sotto la soglia dei 4 euro potrebbe aprire le porte a una fase caratterizzata da prese di beneficio, che avrebbero come primo obiettivo i 3,75 euro e a seguire i 3,60-3,65 euro dove troviamo la media mobile di lungo periodo. Dal punto di vista operativo la violazione di questi sostegni andrebbe a indebolire il trend di fondo ascendente, con possibili ulteriori deprezzamenti dei corsi fin verso i minimi dello scorso mese di marzo posizionati in area 3,30-3,35 euro.