È difficile dimostrare che il rally del Bitcoin in corso da inizio anno e l’accelerazione registrata nelle ultime sedute, siano legate al prossimo halving, il quarto della storia della criptovaluta. Il “dimezzamento” delle ricompense per i minatori potrebbe avvenire in qualche data compresa tra marzo e maggio 2024 secondo i calcoli più recenti degli esperti.
Fissare un data certa è impossibile quasi quanto scoprire chi si nasconda dietro lo pseudonimo Satoshi Nakamoto, in quanto dipende da alcune variabili. Chi ha pazienza può ipotizzare range temporali più ristretti aggiornando giorno dopo giorno i calcoli che effettuano gli esperti.
Come si calcola la data dell’halving
La struttura del Bitcoin è stata studiata per rendere più complesso il processo di estrazione con il trascorrere del tempo. In particolare, ogni 2.016 blocchi (il Bitcoin è la manifestazione più visibile della blockchain sottostante) la difficoltà aumenta con l’obiettivo di mantenere costante intorno ai dieci minuti il tempo per minare un singolo blocco. Inoltre, ogni 210.000 blocchi è previsto un halving. In altre parole, aumenta la complessità e diminuiscono le ricompense. È per questa ragione che il Bitcoin viene spesso associato all’oro.
A partire da queste due informazioni si possono calcolare delle ipotesi sulla data del prossimo halving, tenendo a mente che in realtà il tempo per l’estrazione di un singolo blocco non è sempre uguale. Per esempio, negli ultimi tre anni è variato tra i 9 e i 12 minuti circa. L’ultimo halving è avvenuto l’11 maggio 2020 quando è stato minato il blocco numero 630.000, 1.400 giorni dopo il precedente dimezzamento. Al 14 aprile 2023 i blocchi minati di Bitcoin ammontano a 785.345. Ne mancano 54.655 all’halving. Ipotizzando un ritmo medio di completamento dei blocchi di 10 minuti l’uno, ci vorranno altri 379 giorni per arrivare al blocco 840.000. Il che significa arrivare alla fine di aprile 2024. Tuttavia il dato attuale, relativo al 13 aprile, si è attestato poco sopra i 9 minuti il che avvicina la data in cui avverrà l’halving.
Halving o tassi di interesse
È probabile che in prospettiva futura il Bitcoin assomigli sempre di più all’oro e sempre meno a una asset class rischiosa. Oggi, tuttavia, si comporta più come quest’ultima tipologia di investimento. L’accelerazione registrata nelle ultime sedute, che ha portato la quotazione del Bitcoin oltre i 30.000 dollari, cosa che non avveniva da giugno 2022, è stata associata all’avvicinarsi della fine dei rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
In buona sostanza il Bitcoin si starebbe comportando esattamente come le società tecnologiche del Nasdaq. Quando la liquidità circola sui mercati, gli investitori fanno affluire investimenti anche alle attività con rischio maggiore, quando la liquidità si riduce, i primi a soffrire sono i segmenti di mercati più rischiosi.
L’analisi tecnica e le strategie operative su Bitcoin
Da inizio anno il Bitcoin ha incrementato il suo valore dell’84%, mentre dai minimi del 21 novembre 2022 a 15.480,3 dollari ha raddoppiato il suo valore. Per tornare ai massimi del 10 novembre 2021 a 68.971,12 dollari dovrebbe raddoppiare ancora. Più precisamente dovrebbe guadagnare un altro 125%.
Il quadro grafico è impostato positivamente con un trend rialzista che ha portato al superamento della quota dei 30.000 dollari. Se il livello psicologico è importante, bisogna segnalare che è tutta l’area 29.000-32.000 a rappresentare un ostacolo importante. Dunque è possibile aspettarsi un aumento della volatilità prima di un eventuale nuova accelerazione al rialzo che avrebbe come target quota 46.000 dollari.
Non si possono escludere ritorni delle vendite con una prima area di controllo ribassista a 27.200/27.000 dollari. Sarebbe tuttavia solo con la violazione al ribasso di quota 25.000 dollari che lo scenario tornerebbe negativo nel breve termine.

Bitcoin: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
Per quanto riguarda l’operatività, chi volesse optare per una strategia short per sfruttare l’eventuale volatilità che potrebbe generarsi nell’area di resistenza 30.000-35.000 punti, potrebbe aprire una posizione in corrispondenza del livello dei 32.000 punti (31.950) con target a 29.500 e stop loss a 32.700. Per questo tipo di operatività può essere utilizzato un Certificato Turbo24 di IG con facoltà short sul Bitcoin che abbia il livello di Knock-Out (KO) superiore alla zona scelta per lo stop loss indicato.
Nel dettaglio, il Certificato Turbo24 Long con ISIN DE000A23WC94 propone un livello di KO a 37.643,08 e leva 5. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore, sotto la voce info. L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché ciò accada le quotazioni di Bitcoin dovranno raggiungere il livello di KO del Certificato.