Botta e risposta tra l’Ue ed il Regno Unito sul negoziato per le relazioni future post-Brexit. Oggi incontro bilaterale tra Johnson e Giuseppe Conte
Dopo la formalizzazione della Brexit, Giuseppe Conte è il primo capo di Governo europeo ad essere ricevuto da Johnson. L’incontro bilaterale è in corso allo Science Museum e si svolge a margine dell’evento di lancio della conferenza sul clima Cop26, che il Regno Unito organizza in partnership con l’Italia.
Ai box di partenza invece, Bruxelles e Londra mostrano subito i denti, schierandosi a poche ore dall’addio, su due blocchi opposti. Da un lato, Bruxelles si dice pronta “ad offrire un accordo molto ambizioso che includa tariffe e dazi zero su tutte le merci”, come ha sottolineato il Capo negoziatore della Ue Michel Barnier presentando la bozza di mandato per la trattativa sulle relazioni future con Londra. Barnier ha però ricordato che “il Regno Unito non potrà più beneficiare dei diritti e dei vantaggi economici se il 31 dicembre lascerà il mercato unico e l’unione doganale”.
“Il nostro obiettivo è di concludere un partenariato ambizioso con il Regno Unito”, ma “restiamo lucidi. La migliore relazione con l’Ue è e resterà di restare nell’Ue. Quando non si è membri dell’Ue si ha una situazione diversa e meno favorevole”, ha aggiunto.
Dall’altro, Londra – attraverso le parole del Premier Johnson indica la strada: un accordo fondato sul “libero scambio”, che “non richiede alcun allineamento alle regole e agli standard” Ue. E’ quanto ha ribadito illustrando con fermezza la sua piattaforma negoziale, da chiudere (teoricamente) entro 11 mesi. Il Premier Tory – assicurando che non ci sarà alcun rischio di concorrenza sleale, come teme invece Bruxelles – guarda al futuro del suo paese come a quello di un supereroe che – subita la trasformazione – diventa “campione potenziato” del libero commercio e non ha bisogno di accettare le norme Ue.
Il commercio globale ha bisogno “di un Paese pronto a togliersi gli occhiali da Clark Kent, saltare nella cabina telefonica ed emergere con il suo mantello, come il supereroe potenziato del diritto delle popolazioni della Terra a comprare e vendere liberamente tra loro”. “Il Regno Unito è pronto per quel ruolo”, ha dichiarato il Premier che nel discorso non ha mai pronunciato la parola “Brexit“. Incalzato sul perchè da un giornalista: ha risposto “Perché è fatta, it’s over”.
Nel frattempo, sul fronte valutario, la sterlina contro il dollaro, risale dai minimi dello scorso Natale e tratta 1.3005 intorno alle 11.55 (+0,04%) dopo aver raggiunto un max intraday a 1.3025 e un minimo a 1.29.41.