Il ministro dell’Economia Gualtieri: l’impatto del coronavirus potrebbe portare a una revisione al ribasso della crescita. Fmi: previsioni immutate ma il rallentamento della Cina può ricadere su altri paesi
Anche il Pil italiano è a rischio ribasso. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha lanciato l’allarme questa mattina. “Dipenderà dal coronavirus e dall’impatto che avrà sull’Europa, oltre che alla nostra economia”. Il prodotto interno lordo per il 2020 in Italia, attualmente, dovrebbe crescere dello 0,6%, ma nella stesura del Def potrebbe esserci una revisione al ribasso. Sempre secondo Gualtieri, se al contrario l’impatto sarà limitato, e il governo saprà attuare le politiche di rilancio, lo 0,6% sarà invece raggiungibile, se non superiore.
Grafico Pil Italiano a gennaio su base annuale by TradingEconomics
Fmi: Italia +0,5% nel 2020, +0,7% nel 2021
Intanto, il Fondo Monetario Internazionale non ha modificato le stime della crescita dell’economia italiana. Confermate dunque le previsioni pubblicate a gennaio, durante il World Economic Forum di Davos: +0,5% nel 2020, +0,7% nel 2021, confermato dal rapporto che verrà illustrato nel G20 di Ryad il 22 e il 23 febbraio.
Il report sottolinea ancora una volta lo spazio fiscale limitato del nostro paese, causato dall’alto indebitamento. Un maggiore consolidamento fiscale e l’adozione di misure per stimolare la crescita sono i suggerimenti che arrivano dall’Fmi, misure che possono aiutare a dare più sostenibilità del debito.
Secondo il report, l’attività economica globale è attesa rafforzarsi moderatamente nel 2020″, ma che la ripresa è “fragile” e “restano rischi al ribasso, a partire dal’impatto del coronavirus, una “tragedia umana” che sta interrompendo l’attività economica in Cina”, con ricadute probabili in altri paesi.