Usa, 5° calo di fila per le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione

DISOCCUPAZIONE USA, NUOVO CALO PER LE RICHIESTE DI SUSSIDIO

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Il dato segnala sempre meno richieste nelle ultime cinque settimane. Mirabaud Am: “Il mercato del lavoro Usa è in condizioni stellari”

 

Duecentoquattromila americani hanno presentata domanda di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata l’11 gennaio. Sono diecimila in meno rispetto ai sette giorni precedenti, periodo in cui a fare domanda erano stati 204mila. Il dato sorprende anche le aspettative dei mercati, che si erano attestati a 216mila nuovi reclami. Si tratta della quinta settimana consecutiva in cui i sussidi di disoccupazione hanno registrato un calo. Inoltre i 204mila dell’ultima settimana sono il livello più basso dal 30 novembre scorso. Anche la media mobile di 4 settimane ha registrato un miglioramento di 7.750 unità rispetto a quella precedente: 216.250 contro 224.000.

 


Grafico Richieste Iniziali di Sussidi per la Disoccupazione Usa by TradingEconomics

 

New York, Wisconsin e South Carolina i cali più importanti

I maggiori cali delle richieste di sussidi di disoccupazione sono stati registrati a New York (-21.395), Wisconsin (-4.364) e Carolina del Sud (-2.978), mentre i maggiori aumenti si sono registrati in California (15.844), Texas (8.857) e Missouri (3.023). Inoltre, le richieste totali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite a 1767 mila nella settimana terminata il 4 gennaio 2019 dai 1804 mila della settimana precedente.  Si tratta di dati che, allineati che quelli dell’occupazione, confermano la solidità del mercato del lavoro americano: “Pochi rischi al rialzo anche per la crescita dei salari che probabilmente saranno accolti con favore dai membri della Federal Reserve -è il commnento di Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM- che vogliono mantenere lo status quo quest’anno”.


Grafico Richieste di Disoccupazione Continua Usa by TradingEconomics

 

Su i servizi, giù il manifatturiero Usa

Esaminando i dati sul mercato del lavoro ci sono tre conclusioni principali. Prosegue Jung: “Da un lato, l’industria dei servizi continua ad andare bene, con una forte creazione di posti di lavoro non solo nel settore retail ma anche del tempo libero e dell’ospitalità. Preoccupa maggiormente il manifatturiero che continua a soffrire, con la perdita di 12.000 posti di lavoro. Nel complesso, l’aumento dell’occupazione netta dell’ultimo trimestre è stato pari a 185 mila posti di lavoro, un numero rispettabile”.

Crescita salariale più debole, pressione al rialzo dei prezzi assente

Il secondo punto è che la crescita salariale di dicembre è stata più debole, inferiore al 3% di crescita annua. Secondo l’analista di Mirabaud AM, le pressioni salariali rimangono contenute mentre il terzo punto riguarda il tasso di disoccupazione Usa: “In particolare, il tasso U3 rimane ai minimi di 50 anni, mentre il più ampio tasso di disoccupazione su base U6 – che comprende i lavoratori scoraggiati – è sceso solo al 6,7% (-0,2 pt), un minimo storico. Il mercato del lavoro statunitense resta in condizioni stellari. La pressione al rialzo dei prezzi rimane assente, almeno per il momento”.


Gero Jung, Chief Economist
Mirabaud AM

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