Erg batte la volatilità dei prezzi con risultati operativi in forte crescita. Nel 2022 i ricavi adjusted sono stati pari a 749 milioni di euro, +148 milioni rispetto al 2021 (601 milioni), grazie alle recenti acquisizioni in Italia e all’estero e all’entrata in esercizio dei parchi sviluppati internamente. In aumento del 19% le produzioni pari a 5 TWh per effetto dei volumi derivanti dalla maggior capacità.
I maggiori prezzi di mercato hanno influito solo in parte sui risultati in quanto la società ha una politica di copertura che prevede vendite attraverso tariffe fisse, contratti PPA a condizioni prestabilite e contratti finanziari di copertura. L’effetto dei maggiori prezzi ha influito all’estero, soprattutto in Germania ed Est Europa. In Italia, ha precisato Erg, i ricavi unitari sono risultati in lieve riduzione rispetto al 2021, in quanto larga parte della produzione viene ceduta a prezzi prefissati attraverso contratti stipulati in esercizi precedenti.
L’ebitda è aumentato del 35% a 537 milioni in seguito all’incremento della capacità installata per 526 MW, grazie al consolidamento dei 228 MW di nuova capacità eolica entrata progressivamente in esercizio all’estero e a operazioni di M&A per 298 MW, oltre che al pieno contributo degli impianti entrati in esercizio o acquistati nel 2021. In crescita anche il risultato operativo netto adjusted, pari a 308 milioni (198 milioni nel 2021) dopo ammortamenti in aumento per 229 milioni, e il risultato netto di gruppo, pari a 379 milioni dai 173 milioni del 2021. Un risultato che comprende la plusvalenza a seguito della cessione del nucleo idroelettrico di Terni avvenuta il 3 gennaio 2022 (324 milioni), nonché le svalutazioni degli asset eolici oggetto di repowering (14 milioni) e fotovoltaici, oggetto di revamping (16 milioni), la svalutazione del CCGT in corso di cessione (66 milioni), i costi legati alle operazioni di liability management (2 milioni), oltreché le misure impositive urgenti in materia di contenimento dei prezzi dell’energia (claw-back) pari a 65 milioni in Italia e 23 milioni all’estero. Infine, l’indebitamento finanziario netto per attività continue adjusted è risultato pari a 1.434 milioni, in diminuzione di 617 milioni rispetto al 31 dicembre 2021.
Il cda ha così proposto all’assemblea degli azionisti, che sarà convocata per il 26 aprile in prima convocazione e il 27 aprile in seconda, la distribuzione di un dividendo, in aumento e oltre le attese degli analisti (0,90 euro per azione) pari a 1 euro per azione che sarà messo in pagamento a partire dal 24 maggio, previo stacco della cedola dal 22 maggio. Un dividendo, ha precisato Erg, sostenibile nell’arco del piano industriale.
Erg, quotazioni inserite in un ampio trading range, ribasso in vista
Da poco entrato a far parte dell’indice FTSE/MIB di Borsa Italiana, il titolo Erg sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di ieri (-0,89%). Dopo un’apertura in gap up (subito ricoperto nell’intraday), infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 26,60, andando a chiudere sul finale non distante a quota 26,70.
Tale movimento ha permesso all’azione di creare un pattern grafico di analisi candlestick denominato “Bearish Engulfing”, indicante una inversione di tendenza in senso ribassista. Situazione che è coerente con l’andamento del titolo in questo mese di marzo, dato che i corsi continuano ad oscillare all’interno di un ampio trading range compreso tra i livelli 26 e 27,50.
Con questo comportamento l’unica strategia da adottare è quella di comperare sui supporti e vendere sulle resistenze (e, di conseguenza, per i trader più esperti, shortare sulle resistenze e ricoprirsi sui supporti). E considerata la configurazione che si è appena venuta a creare proprio vicino ai massimi dal canale laterale, ci sono buone probabilità di assistere nell’immediato ad una nuova discesa dei prezzi.
L’impostazione algoritmica, infatti, vede le quotazione stazionare al di sopra solo dell’indicatore Parabolic Sar mentre sia l’indicatore Supertrend che la media mobile a 25 sono negativi da metà novembre. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 45. Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile solo al superamento del livello 27,34 con target nell’intorno dei 28,16 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte alla violazione di quota 26,60 con obiettivo molto vicino al livello 25,70.
L’andamento di breve termine del titolo ERG