Peggior contrazione manifatturiera dal 2012. Per l’Eurozona tengono i servizi
Stagnazione. E’ quello che in buona sostanza bisognerà aspettarsi dal quarto trimestre per l’economia dell’Eurozona, dopo i dati macroeconomici pubblicati in giornata riguardanti la stima preliminare dei Pmi pubblicata da Markit, che conferma le difficoltà del settore manifatturiero.
I 50,2 punti registrati dall’indice Ihs Markit Pmi composito a ottobre son in modesto rialzo rispetto a 50,1 di settembre, e ai massimi degli ultimi due mesi. Un dato che però risulta inferiore alla stima del mercato, che aveva previsto un livello di 50,3 punti.
Grafico Indice Pmi Composito Eurozona by TradingEconomics
La peggior contrazione manifatturiera dal 2012
Il PMI Manifatturiero invece resta fermo a 45,7, confermando il dato rilevato a settembre in zona contrazione (e cioè sotto la soglia dei 50 punti). L’indicatore risulta sotto le previsioni degli analisti che avevano stimato un livello in peggioramento a 46,1 punti. Per il nono mese consecutivo il dato risulta inferiore a quota 50, anche se il tasso di declino appare leggermente più debole rispetto a settembre: il settore di produzione di beni è rimasto nella sua più profonda recessione dal 2012. I nuovi ordini e le esportazioni hanno continuato a ridursi. Inoltre, l’occupazione è scesa al ritmo più netto dall’inizio del 2013.
Grafico Indice Pmi Composito Eurozona by TradingEconomics
Si salva il settore dei servizi
Accelera leggermente il settore servizi, con il relativo PMI delle attività terziarie: 51,8 a ottobre nelle stime preliminari, in crescita di 0,2 punti (51,6 a settembre), poco sotto il consensus di 51,9. Fra le maggiori economie europee, la Germania ha registrato un miglioramento dell’attività nel mese di ottobre con un PMI composito a 48,6 da 48,5, ma sotto le attese (48,8), e un PMI manifatturiero in salita a 43,9 da 41,7 (attese 42). Bene la Francia, dove il PMI composito sale a 52,6 da 50,8 (consensus 51) ed il manifatturiero a 50,5 da 50,1 (atteso 50).
Grafico Indice dei direttori agli acquisti del settore servizi Eurozona by TradingEconomics
“Pil quasi allo stallo vuol dire ancora più pressione a Lagarde”
“All’inizio del quarto trimestre l’economia dell’Eurozona ha registrato valori vicini alla stagnazione, con il PMI flash che ha mostrato una crescita trimestrale del Pil appena inferiore allo 0,1%. La contrazione manifatturiera è stata la peggiore dal 2012, e continua a contaminare il settore dei servizi, che nell’indagine di ottobre ha infatti osservato la crescita dei nuovi ordini più bassa in quasi cinque anni. L’indagine indica che il mandato di Mario Draghi alla guida della Bce si conclude con un Pil quasi allo stallo, con una crescita occupazionale più lenta, con prezzi quasi fermi e un crescente pessimismo per il futuro: fattori questi che porranno una maggiore pressione su Christine Lagarde nella ricerca di una nuova cura per la ricaduta al malessere dell’eurozona” ha dichiarato, commentando i dati, Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit.