Un’altra cattiva notizia colpisce lo sviluppatore immobiliare cinese Evergrande. Stavolta però non si tratta propriamente di questioni legate al mancato pagamento delle cedole obbligazionarie, ma riguarda l’unità auto elettriche per cui la compagnia ha puntato molto in questi anni per diversificare l’attività. Nell’elenco pubblicato oggi dal Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione cinese, 2 dei modelli sviluppati da Evergrande New Energy Vehicle Group non sono stati inseriti per l’approvazione. Le vetture dell’azienda sono SUV esclusivamente elettrici alimentati dalle batterie realizzate dal gigante cinese Contemporary Amperex Technology e recanti il marchio Hengchi, per i quali era stato chiesto il via libera il mese scorso.
Evergrande NEV: perché non c’è stata l’approvazione ai modelli di auto
La decisione del MIIT rappresenta un duro colpo per un gruppo che sta vedendo languire le sue finanze e che ciò nonostante ha fatto molti sforzi in queste ultime settimane per raccogliere fondi al fine di sostenere la produzione di massa dei veicoli elettrici. Purtroppo già da qualche mese l’azienda aveva avvertito della carenza di risorse finanziarie a causa delle problematiche che interessavano la holding del gruppo.
A tale proposito alcune spese operative di Evergrande NEV sono state sospese e diversi fornitori hanno interrotto il lavoro, instillando nelle istituzioni il dubbio che una produzione su larga scala delle auto elettriche potesse mai prendere piede. Infatti, finora i veicoli che la società ha realizzato si riferiscono a modelli a scopo espositivo o che devono essere ancora testati. Ad esempio quest’anno a febbraio Evergrande ha mostrato una serie di foto e filmati di un lotto di auto sottoposte a test invernale nella Mongolia e poco più tardi ha esposto altri modelli al salone di Shanghai.
Produzione di massa rinviata ancora?
L’ingresso nel mondo delle auto elettriche da parte del più grande sviluppatore immobiliare della Cina, unito alla dichiarazione nel 2019 del Presidente Hui Ka Yan di voler sfidare Elon Musk nel primato mondiale della produzione di massa, aveva catturato l’immaginazione da parte degli investitori. Con un’ondata di acquisti gli operatori di mercato avevano fatto salire le azioni di Evergrande NEV a oltre il 1000% in un anno fino al mese di aprile, ma poi i problemi finanziari della casa madre hanno cominciato a prendere il sopravvento facendo eclissare le quotazioni.
Le previsioni su quando la società avrebbe cominciato a produrre in serie sono state rinviate di volta in volta, generando la sensazione che il più grande mercato del mondo di auto elettriche non sarebbe mai stato terra di conquista per il colosso con sede a Shenzen. L’unità EV di Evergrande quindi non è ancora profittevole e si unisce a circa 400 startup del settore che nel Paese si sono lanciate nella missione e che devono ancora realizzare un guadagno. Evergrande NEV nei primi 6 mesi del 2021 ha rilevato una perdita di 742 milioni di dollari, con la cassa che si è impoverita di 130 milioni di dollari. Viste le sue notorie difficoltà a generare cash flow, ormai gli analisti hanno abbandonato l’idea che per l’anno venturo la società possa avviare le consegne di massa come si era previsto solo fino a qualche mese fa.