Fineco: sell on news post dati, quali i supporti da monitorare?

Fineco: sell on news post dati, quali i supporti da monitorare?

FinecoBank: sell on news post dati? Quali i primi supporti da monitorare?

Nel giorno dei conti riguardati i primi 9 mesi dell’anno, a Piazza Affari Fineco interrompe quel trend rialzista che ha caratterizzato le ultime settimane. Nello specifico la società finanziaria ha proseguito anche nel 2022 il suo percorso di crescita, che si riflette in particolar modo nel segmento investing che è risultato in netto miglioramento rispetto a 12 mesi fa. Nel dettaglio l’utile netto si porta dai 285 milioni di euro, registrati nello stesso periodo del 2021, agli attuali 302,7 milioni di euro, di cui 80,2 milioni di euro contabilizzati nell’ultimo trimestre. Per quanto riguarda i ricavi questo risultano in salita di quasi il 15% attestandosi a 684,1 milioni di euro, mentre il margine finanziario è in aumento del 20% a 260,6 milioni di euro. Se il Cost/income ratio si avvicina al 30%, solida risulta il Cet1 che si porta al 20,39%

Continua inoltre la crescita delle masse gestite da Fineco Asset Management che sono pari a 24,5 miliardi di euro, di cui 14,8 miliardi di euro relativi a classi retail ed i restanti 9,7 miliardi di euro relativi a fondi rivolti a classi istituzionali. Nel periodo gennaio-settembre 2022 la raccolta è stata di 7,5 miliardi di euro, risultando in leggero ribasso rispetto ai 7,9 miliardi di euro che si erano avuti lo scorso anno. Nel mese di ottobre la raccolta è stata pari a 708 milioni di euro. In questo contesto prosegue l’acquisizione di nuovi clienti che nell’anno in corso risultano quasi 71.000.

Per quanto riguarda l’outolook sul 2022 e 2023 questo viene migliorato rispetto alle precedenti comunicazioni, con un margine finanziario visto nell’anno in corso a 380 milioni per salire ulteriormente del 70% nel prossimo anno.

 

Azioni Fineco: analisi tecnica e strategie operative

Sembrerebbe essere un classico sell on news il movimento odierno sul titolo Fineco, con i prezzi che, con volumi superiori alla media giornaliera mensile, interrompono quel recupero partito dai 10,5 euro nel mese di settembre. Nel breve periodo è possibile che questa fase possa spingere i prezzi verso i 13,5 euro e a seguire in direzione della soglia dei 13 euro, dove transita l’indicatore del Supertrend daily, senza comunque indebolire il trend rialzista in atto. Importante sarebbe però la tenuta di questi livelli, per far riprendere gli acquisti che a quel punto avrebbero un primo target sui massimi odierni situati sui 14,71 euro e a seguire la soglia dei 15 euro.

Al contrario discese sotto i 13 euro metterebbero in un angolo la fase rialzista, aprendo le porte ad un nuovo indebolimento dell’azione che potrebbe spingersi in direzione dei 12,60-12,50 euro e successivamente verso gli 11,90 euro che rappresentano i minimi di ottobre 2022. Sarà solo dinanzi alla rottura di quest’ultimi sostegni che si avrebbe un ulteriore prosecuzione delle vendite fin verso la soglia degli 11 euro.

 

AUTORE

Pietro Origlia

Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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