FIRE: cos'è e come funziona il modello per la pensione anticipata

FIRE: cos’è e come funziona il modello per la pensione anticipata

FIRE: cos'è e come funziona il modello per la pensione anticipata

FIRE, acronimo di “Financial Independence, Retire Early”, in italiano “Indipendenza finanziaria, pensionamento anticipato”, è una strategia che permette di risparmiare quanto denaro è necessario per raggiungere l’autonomia finanziaria e andare in pensione prima dei 40 anni. Il metodo FIRE è diventato un vero e proprio movimento di pensiero condiviso tra i millenial. L’obiettivo? Mirare a smettere di lavorare, ancora relativamente giovani, dopo avere raggiunto un’indipendenza finanziaria sufficiente a mantenere il proprio tenore di vita attuale. Vediamo quali sono le mosse da fare per realizzare questo sogno di molti lavoratori.

 

Metodo FIRE, pensione anticipata: cos’è e come funziona

Come accennato precedentemente, alla base del metodo FIRE vi è il risparmio economico atto ad accumulare la liquidità necessaria per poter andare in pensione relativamente giovani. Tutto ha origine da un libro degli inizi degli anni ’90: “Your money or your life” di Vicky Robin. Un testo con soluzioni pratiche su come trasformare la propria vita in un percorso di coltivazione dei propri desideri e non di quelli altrui.

Da lì è nato un movimento che oggi viene celebrato seriamente negli Stati Uniti e che propone uno stile di vita basato su un risparmio ossessivo e un basso tenore di vita, con l’obiettivo di investire parte del risparmio e auspicabilmente avere introiti costanti nel tempo. Nella forma più estrema, questa strategia cerca di aiutarci ad andare in pensione tra i 30 e i 40 anni, praticando un risparmio compreso tra il 50 e il 70% del proprio reddito.

L’obiettivo è ambizioso e di conseguenza non privo di sacrifici: la strategia prevede di eliminare le spese non necessarie e, parallelamente, è necessario trovare un modo per aumentare il proprio reddito, tramite seconde attività al lavoro principale e soprattutto investimenti.

Infatti, non è possibile raggiungere l’indipendenza finanziaria e andare in pensione in anticipo solamente risparmiando. Il denaro risparmiato deve essere investito sistematicamente in una quota che potrebbe attestarsi a circa il 50% della liquidità disponibile. È importante investire costantemente nel corso degli anni per poter beneficiare dell’effetto dell’interesse composto.

In sostanza, si vogliono aumentare le entrate e diminuire le spese, affinché la differenza tra queste due voci sia la più ampia possibile. Più è ampia, maggiore sarà il denaro che potrà essere accumulato o impiegato in investimenti che, a loro volta, porteranno a maggiori entrate. Oltre alla liquidità necessaria per far fronte alle spese ordinarie, è però necessario tenere conto anche di possibili imprevisti che comporterebbero spese extra.

Il nemico numero 1 del metodo FIRE è la carta di credito: si tratta certamente di uno strumento molto utile in alcune circostanze, tuttavia potrebbe indurre il risparmiatore ad accumulare tanti piccoli debiti che dovranno essere successivamente pagati con gli interessi. Una pratica generalmente accettata è quella di aprire un conto risparmio dedicato all’attuazione del metodo FIRE, facendo così si eviterebbe la tentazione di spendere denaro per beni o servizi non realmente necessari.

 

La regola del 4% nel metodo FIRE

Per mettere in pratica il metodo FIRE i sostenitori aderiscono alla regola del 4%, ovvero riuscire a mettere da parte 25 volte i soldi necessari per vivere in un anno. C’è da evidenziare tuttavia, soprattutto in un periodo come quello attuale, che questo metodo non tiene conto dell’inflazione, ma anche – chiaramente – degli imprevisti che potrebbero verificarsi nel corso del tempo.

Dunque, se una persona mira ad andare in pensione con un budget annuale di 50.000 euro, sarà necessario riuscire a mettere da parte 1.250.000 euro, risparmiando e investendo in Borsa in modo da poter applicare la famosa regola del 4%. Una volta finanziariamente indipendente, le rendite passive dovrebbero essere sufficienti a coprire le spese per almeno 30 anni, a patto che non si ritiri più del 4% dai propri investimenti ogni anno.

Questo metodo è e resta una teoria che, come accennato precedentemente, non tiene conto di diverse variabili, ma si basa piuttosto su una vita costante e senza squilibri. Inoltre, per poter davvero seguire questo metodo è necessaria una somma di denaro consistente da mettere da parte ogni mese, cosa che potrebbe essere impraticabile se si ha un reddito basso.

Il lato positivo è che il metodo FIRE educa al risparmio e ad evitare le spese superflue, ma anche alla massimizzazione dei guadagni, con l’obiettivo di aumentare il proprio reddito sin dalla giovane età tramite un secondo lavoro e investimenti. FIRE è un’ottima scuola per quanto riguarda il risparmio e le conoscenze in ambito finanziario, ma non è certamente adatto a tutti.

 

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Redazione

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