Anche Ford si associa alla schiera delle grandi aziende di Wall Street che stanno tagliando il personale. Il gigante automobilistico con sede a Detroit prevede di ridurre la forza lavoro di 3.200 unità in Europa, trasferendo alcune attività di sviluppo dei prodotti negli Stati Uniti. La notizia è stata riferita dal sindacato tedesco IG Metall, dopo una riunione straordinaria del consiglio di fabbrica presso lo stabilimento della casa automobilistica a Colonia. Secondo quanto comunicato dall’associazione dei lavoratori, Ford eliminerà fino a 2.500 posti di lavoro nel comparto dello sviluppo dei prodotti e fino a 700 dipendenti nei ruoli amministrativi.
Finora da parte della società c’è solo un comunicato pubblicato venerdì, nel quale si afferma che l’azienda dovrà effettuare cambiamenti strutturali per agevolare il passaggio alla produzione di auto elettriche. “Maggiori dettagli saranno condivisi una volta che i nostri piani saranno definitivi e avremo prima informato i nostri dipendenti”, ha sottolineato l’azienda nella comunicazione. Tuttavia, il sindacato è già pronto a dare battaglia se l’entità dei licenziamenti dovesse essere confermata.
Ford: le auto elettriche alla base dei licenziamenti
Il riassetto aziendale prende corpo dai piani europei sui veicoli non a combustione, che dovrebbe sancire l’eliminazione della produzione di auto a diesel e benzina a partire dal 2035. Negli ultimi tempi vi è stato un incremento sostenuto dei costi dei materiali per le batterie, che si è unito al rallentamento dell’economia sia in Usa che in Europa. A dare il colpo di grazia ci ha pensato Tesla, che ha ridotto a inizio del mese di gennaio il prezzo di alcuni modelli di auto, innescando una vera e proprio guerra dei prezzi dei veicoli elettrici.
Ford la scorsa estate aveva annunciato un programma di tagli negli Stati Uniti, in Canada e in India, per circa 2.000 dipendenti e 1.000 collaboratori. Il costruttore statunitense controllato da Stellantis ha dato contestualmente vita a un piano per investire 2 miliardi di dollari in modo da espandere la produzione nello stabilimento di Colonia e per iniziare la produzione di massa nel mercato elettrico. Il colosso automobilistico sta progettando sette nuovi modelli elettrici nel Vecchio continente, un impianto di assemblaggio delle batterie in Germania e una joint venture in Turchia per la produzione di celle al nichel. L’obiettivo è costruire 2 milioni di vetture elettriche all’anno entro la fine del 2026. Oggi Ford impiega in Europa circa 45.000 lavoratori.
La reazione delle azioni in Borsa
Dopo la fuga di notizie sul piano di licenziamenti il titolo di Ford Motor è salito a Wall Street terminando la seduta di lunedì con un rialzo del 3,23%. Quest’anno le azioni Ford hanno realizzato una performance del 10,06% a 12,80 dollari, facendo meglio del mercato, con l’indice S&P 500 che è avanzato del 4,7%. Nel 2022 tormentato le azioni della casa automobilistica hanno perso il 44% a causa della crisi degli approvvigionamenti e del rallentamento della domanda determinato dall’inflazione e dai timori recessivi. Quest’anno le prospettive sono diverse, in quanto il calo dei prezzi al consumo verosimilmente spingerà la Federal Reserve a rallentare il ritmo del rialzo dei tassi d’interesse, migliorando le aspettative per l’economia.