Amplifon recupera quanto perso tra mercoledì e giovedì: +30%. Poste balza del 22%, stessa cifra, ma negativa, registrata alla vigilia
Il momento di incertezza è durato poco. Piazza Affari è ripartita con slancio e tre ore dopo l’apertura viaggia con il vento in poppa: +14,5%, sospinta soprattutto dal comparto sanitario italiano, oltre che dalla decisione presa dalla Consob di vietare le vendite allo scoperto per un’ottantina di titoli del paniere principale. Nulla di sorprendente, si tratta di oscillazioni più o meno previste dagli analisti, e in linea con l’eccellente andamento del settore nell’Eurozona.

Grafico Ftse Mib by TradingView
Amplifon, un exploit del 30%
Molti i titoli sospesi per eccesso di rialzo: la maglia rosa è Amplifon, che arriva a guadagnare fino il 30% prima di ritracciare e riassestarsi su un +18%. L’impennata permette al titolo di recuperare in una sola seduta le perdite registrate giovedì e mercoledì. Il massimo intraday di 21,14 risponde anche al primo target di resistenza che, se superato, può avviare a un’ulteriore spinta rialzista fino a quota 22,4. Amplifon è reduce dai 15,5 raggiunti alla vigilia, livelli minimi degli ultimi 13 mesi. In un contesto di forte volatilità, il settore sanitario può essere il comparto azionario considerato più di “rifugio” assieme a quello delle utility: Recordati avanza del 9,6% mentre Diasorin cresce del 5,5%. Tuttavia, sul podio dei titoli più performanti ci sono Poste Italiane e Banco Bpm, con guadagni tra i 16 e i 20 punti percentuali.

Grafico Amplifon by TradingView
Volano anche Poste Italiane e Leonardo
In particolare Poste ha registrato una fiammata che l’ha portata fino a un balzo del +22%, stessa cifra, ma con segno meno, registrato alla vigilia, per la precisione -22,3%, con chiusura a 6,144 che è record negativo da ottobre 2018. Da segnalare infine a Piazza Affari l’ottima performance di Leonardo, +13%, sospinta dall’eccellente bilancio per il 2019.