L’Istituto di Statistica stima a gennaio un miglioramento dell’indice del clima di fiducia dei consumatori, ma quello delle imprese registra un calo (da 100,7 a 99,2)
Un’unica fotografia dell’Italia ma due facce diverse della stessa medaglia. Secondo l’Istat, migliora la fiducia dei consumatori a gennaio ma peggiora il sentiment delle imprese. Nella sua ultima indagine, l’istituto di Statistica sottolinea come l’indice del clima di fiducia dei consumatori evidenzi un ampio recupero (da 110,8 a 111,8), mentre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese registri un calo (da 100,7 a 99,2).
I consumatori mostrano ottimismo
Sono i consumatori a essere più confident guardando al loro futuro: tutte le componenti mostrano infatti una tendenza al rialzo: l’ incremento è da 120,9 a 123,8, il clima personale cresce da 106,8 a 108,4, il clima corrente aumenta da 108,8 a 110,7 e quello futuro passa da 112,3 a 114,7.
Le imprese lamentano carenza di servizi
Le imprese, invece, non riescono ancora a vedere rosa. L’ulteriore calo del sentiment di fiducia si manifesta essenzialmente in un peggioramento nei servizi e nel commercio al dettaglio, anche se nell’industria in generale si registra un complessivo miglioramento. Il clima del settore manifatturiero passa da 99,3 a 99,9 e cresce in modo deciso anche nelle costruzioni (da 140,1 a 142,7); nei servizi la fiducia diminuisce (da 102,2 a 99,5), così come nel commercio al dettaglio (da 110,6 a 106,6).
Perchè questo “pessimismo”?
Prendendo in esame l’industria manifatturiera, migliorano sia i giudizi sugli ordini sia le aspettative di produzione, mentre le scorte di prodotti finiti sono giudicate in accumulo. Nelle costruzioni, l’evoluzione positiva dell’indice è trainata dal miglioramento delle attese sull’occupazione; nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio il calo dell’indice riflette una dinamica negativa di tutte le componenti. In quest’ultimo comparto, si assiste anche ad un diffuso peggioramento dei giudizi sulle vendite in entrambi i circuiti distributivi analizzati (grande distribuzione e distribuzione tradizionale) mentre le relative aspettative sono in calo solo nella grande distribuzione.