E’ superiore alle attese e alle rilevazioni di dicembre l’inflazione in Italia: +0,2% su base mensile e +0,6% su base annua. Nel paniere entrano sushi e pasti a domicilio
Le stime sono preliminari. Ma il dato, significativo. L’inflazione accelera, per il secondo mese consecutivo: +0,2% su base mensile, +0,6% su base annua. Aumenta dunque l’indice dei prezzi al consumo, e lo fa superando anche le attese: +0,1% mese su mese, +0,5% anno su anno.
Grafico inflazione in Italia a gennaio su base mensile by TradingEconomics
Decisivi gli aumenti dei prezzi dei beni energetici e dei servizi relativi ai trasporti
Movimenti decimali, che acquistano importanza, considerato, come detto, che l’accelerazione, seppur lieve, è iniziata a dicembre, dopo un rallentamento durato per gran parte del 2019. Il motivo? L’Istat segnala soprattutto i prezzi dei Beni energetici non regolamentati: la crescita tendenziale è raddoppiata, da +1,6% a +3,2%. Occhio anche ai Servizi relativi ai trasporti, da +1,1% a +2,9% e dei Beni alimentari lavorati: in questo caso si passa da +0,4% a 1%. Andamenti solo in parte compensati dalla flessione più marcata dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -7,8% a -9,5%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,3% a +0,8%).
Grafico inflazione in Italia su base annua a gennaio by TradingEconomics
Inflazione: la nota dell’Istat
“Dopo aver rallentato per buona parte del 2019 – si legge nel commento ufficiale – l’inflazione accelera, anche se di poco, per il secondo mese consecutivo. La lieve accelerazione anche della componente di fondo testimonia come non ci siano solo le componenti volatili (gli energetici non regolamentati) alla base di questa lieve ripresa che, comunque, appare dovuta in parte a merceologie soggette anch’esse a oscillazioni mensili ampie (i prezzi del trasporto aereo). In questo quadro, i prezzi degli energetici regolamentati (che confermano, accentuandola, la loro flessione per il settimo mese consecutivo), continuano a esercitare un effetto di contenimento dell’inflazione generale, che rimane al di sotto di quella della zona euro”.
Il carrello
Per quanto riguarda i prezzi del carrello spesa, tra beni alimentari, cura della casa e della persona, la crescita è dello 0,9% su base annua, quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto dell’1,4%, registrando in entrambi i casi una crescita più sostenuta di quella riferita all’intero paniere. Che, ha fatto sapere l’istituto di ricerca, ha subito la consueta revisione, stavolta con importanti novità.
Sushi e monopattini elettrici nel paniere Istat
Da segnalare infatti l’inserimento delle auto e dei monopattini elettrici, del sushi giapponese, del servizio dei pasti a domicilio, i trattamenti estetici per uomo e lo smalto semipermanente per le donne, oltre che al servizio lava-stira. Entrano nel paniere anche anche gli apparecchi acustici. Dei 1.681 prodotti, cibi e bevande analcoliche pesano per il 16,2%, i trasporti per il 15%, ristoranti e strutture ricettive per l’11,.9%, l’abitazione e le utenze (acqua, luce, gas) per il 10%. Fra i capitoli di spesa che hanno minor peso c’è l’istruzione (solo l’1%) ed anche le comunicazioni (2,4%) che hanno subito nel tempo un ridimensionamento per effetto anche della concorrenza.