James Bullard, Federal Reserve Bank St. Louis:"Perchè ho votato contro"

JAMES BULLARD: “ECCO PERCHE’ HO VOTATO CONTRO”

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Il leader della Federal Reserve Bank di St. Louis spiega le motivazioni del suo no alla decisione di tagliare i tassi di 25 punti base

James Brian Bullard, amministratore delegato e presidente della Federal Reserve Bank di St. Louis spiega in un comunicato le motivazioni del suo voto contro la decisione della Fed di  tagliare i tassi d’interesse di 25 punti base portandoli in una forchetta tra l’1,75% e il 2%. Una sforbiciata che segue quella di luglio, la prima dopo più di un decennio, sulla scia del rallentamento globale del commercio e delle incertezze legate anche all’aumento dei dazi, ma che ha visto il Comitato monetario diviso: presa a maggioranza con 7 voti favorevoli e tre contrari, due dei quali si sono espressi per tassi invariati.

Bullard spingeva per una riduzione di 50 punti base, come qualche analista aveva peraltro ipotizzato alla vigilia della riunione del FOMC. E motiva la sua presa di posizione analizzando diversi punti.

Il rallentamento della crescita economica in USA

In primo piano mette i segnali che mostrano una crescita economica degli Stati Uniti in ulteriore rallentamento nel prossimo futuro, a causa dell’incertezza della politica commerciale che rimane elevata. Il presidente riporta in evidenza i recenti dati macro degli Stati Uniti e sottolinea come la produzione mostri già segni di recessione: quindi le probabilità di una crisi pesante sarebbero aumentate. Inoltre, continua Bullard, la curva dei rendimenti è invertita e il tasso di politica rimane al di sopra dei rendimenti dei titoli di Stato per quasi tutti i paesi del G-7.

Le misure di inflazione e la disoccupazione

In secondo luogo si mettono in evidenza le misure di inflazione che rimangono al di sotto dell’obiettivo del 2% del FOMC, e questo, sottolinea il numero uno della Federal Reserve Bank di St. Louis, si verifica nonostante i due tagli di luglio e di settembre. Non ci sarebbero nel contesto economico attuale, correlazioni tra il basso tasso di disoccupazione e il rischio di inflazione significativo. Per questo motivo Bullard ritiene che abbassare l’intervallo obiettivo del tasso sui fondi federali di 50 punti base potrebbe garantire oggi un’assicurazione contro ulteriori cali dell’inflazione e un’economia ulteriormente in rallentamento.

In conclusione

James Brian Bullard conclude dicendosi “fiducioso che la commissione continuerà a monitorare gli sviluppi economici e a dare risposte adeguate a necessità ed esigenze”.

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Redazione

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