John Elkann è il tifoso della Juventus per eccellenza. Linus, il direttore di Radio Deejay e grande supporter bianconero, ha rivelato che l’amministratore delegato di Exor è così juventino e ferrarista che “pur essendo un uomo di finanza, quando si parla di calcio e di Formula 1 torna ad essere una persona come tante”, determinato a vincere e a “non lasciare niente agli altri”. Ma da quando è coinvolto nella Juve? Quanto ha investito nel pallone e che risultati sportivi ha raggiunto? Ecco 10 cose da sapere sul manager designato dal nonno Gianni Agnelli come suo successore.
Chi è John Elkann: la biografia
Classe 1976, John Philip Jacob Elkann è nato a New York ed è il figlio di Margherita Agnelli (la figlia dell’Avvocato e di Marella Caracciolo) e del suo primo marito, il giornalista e scrittore Alain Elkann. Fratello di Lapo e Ginevra, John Elkann studia tra l’Inghilterra, il Brasile e Parigi prima della laurea in Ingegneria gestionale al Politecnico di Torino con una tesi sulle aste online. Dopo diversi lavori tra General Electric, la Magneti Marelli di Birmingham, le sedi Fiat di Tychy e Lille, ad appena 21 anni entra nel Consiglio dell’azienda di famiglia e della Giovanni Agnelli B.V.
Nel 2003 Elkann passa all’IFIL (l’attuale Exor) e collabora al piano di rilancio del Gruppo Fiat, del quale un anno dopo assume la Vice Presidenza prima di diventarne Presidente nell’aprile del 2010. Oggi è amministratore delegato della società di investimento Exor controllata dalla famiglia Agnelli e Presidente di Stellantis (il colosso automobilistico nato dalla fusione di FCA e PSA), Ferrari, Giovanni Agnelli B.V. e GEDI Gruppo Editoriale. Sposato con Lavinia Borromeo, figlia del conte Carlo Ferdinando e della modella Marion Sibylle, la coppia ha tre figli: Leone, Oceano e Vita.
Da dove vengono le sue ricchezze
Naturalmente da un impero di famiglia importante come quello della dinastia Agnelli-Elkann, di cui è erede nonostante alcune turbolenze. La mamma Margherita ha infatti presentato con un’istanza al Tribunale di Torino una querela civile di “falso” riguardo al testamento svizzero di sua madre, Marella Caracciolo. Sarebbe dubbia la veridicità delle firme. È per questo che la secondogenita di Gianni Agnelli ha avviato una causa contro i tre figli nati dal suo primo matrimonio.
Jaki (com’è soprannominato) è al vertice di tutte le partecipazioni della ex galassia Fiat, ha fatto parte del direttivo del Gruppo Bilderberg (unico italiano insieme alla giornalista Lilli Gruber) ed è persino Trustee del MoMA di New York, ma da giovane ha lavorato per anni nel Corporate Audit Staff di General Electric, con incarichi in Asia, Stati Uniti ed Europa. Fa inoltre parte del JP Morgan International Council e riveste il ruolo di Presidente della Fondazione Giovanni Agnelli. Quanto a Exor e Stellantis, le sue remunerazioni nel 2022 in qualità di amministratore delegato e Presidente sono pari, rispettivamente, a 3,2 milioni e 5,8 milioni di euro, in quest’ultimo caso in calo rispetto ai 7,8 milioni dell’anno precedente.
Il patrimonio personale
Elkann vanta un patrimonio personale stimato di 1,7 miliardi di dollari. Lo ha rivelato la rivista Forbes nella consueta classifica dei miliardari del 2023, dominata dal francese Bernard Arnault. Il CEO di Exor ha un patrimonio in discesa e finisce per la prima volta fuori dalla Top 40 dei più ricchi d’Italia: Elkann è al 43° posto nella graduatoria.
I miliardari del calcio messi meglio di lui in lista sono Silvio Berlusconi, Remo Ruffini, Renzo Rosso e la novità Giovanni Arvedi, il patron della Cremonese. Elkann precede Marco e Veronica Squinzi, Antonio Percassi e Danilo Iervolino, ma il confronto con il recente passato parla chiaro: nel 2021 il suo patrimonio era di 2 miliardi di dollari e nel 2022 di 2,1 miliardi.
Da quanto tempo gravita nel calcio
Il 28 aprile 2010, da capo del Gruppo Fiat, John Elkann nomina Presidente della Juventus suo cugino Andrea Agnelli: è la data d’ingresso ufficiale nel mondo del calcio, anche se con la Vecchia Signora il rapporto è di lunga data e una questione di famiglia perché il legame tra gli Agnelli e la Zebra dura in modo ininterrotto dal 1923.
Dopo dodici anni alla guida della Juve, Agnelli rassegna le dimissioni il 18 gennaio 2023 in seguito al procedimento sulle plusvalenze che coinvolge il club bianconero, punito dalla giustizia sportiva con 15 punti di penalizzazione in campionato. Non solo: Agnelli si dimette pure dai CdA di Stellantis ed Exor, che nomina alla Presidenza della Madama il commercialista torinese Gianluca Ferrero, uomo di fiducia di John Elkann.
Quanto ha investito nella Juventus
Negli anni della presidenza di Andrea Agnelli gli investimenti sulla Juventus sono stati ingenti. Soltanto la costruzione dell’Allianz Stadium, l’arena di proprietà inaugurata l’8 settembre 2011 con un successo per 4-1 contro il Parma, è costata 155 milioni di euro. Ma dall’apertura del 2011 fino alla fine del 2020, lo stadio ha garantito al club il 12% dei ricavi complessivi, plusvalenze incluse.
Sul calciomercato gli investimenti della Juve targata Agnelli-Elkann non sono stati da meno, al netto dell’inchiesta che vede l’ex direttore sportivo Fabio Paratici principale responsabile delle plusvalenze fittizie. Nella classifica degli acquisti più costosi della storia dei bianconeri, stilata in base ai dati presenti su Transfertmarkt, spiccano ai primi quattro posti i 117 milioni di euro spesi per Cristiano Ronaldo, ai quali fanno seguito i 90 milioni per Gonzalo Higuain, gli 85,5 milioni per Matthijs de Ligt e gli 81,6 milioni per Dusan Vlahovic.
I primi mesi di #Vlahovic in bianconero sono stati molto intensi 🔥
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— JuventusFC (@juventusfc) June 13, 2022
I risultati sportivi raggiunti durante la sua gestione
In un’intervista concessa a Ezio Mauro per Repubblica, uno dei giornali di famiglia del Gruppo GEDI, John Elkann ricorda la fase di grandi difficoltà che la Juventus sta attraversando, ma anche le enormi soddisfazioni sportive date ai tifosi nel periodo della sua gestione. “Negli ultimi 20 anni – puntualizza Elkann – la Juventus ha vinto 11 scudetti sul campo, 6 Supercoppe italiane, 5 Coppe Italia, più i successi delle Women”. Per Women intende la Juventus femminile, che dalla stagione 2017-2018 ha vinto 5 campionati, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane.
Elkann non dimentica nemmeno che “il titolo Mondiale del 2006 e l’Europeo del 2021 sono stati vinti da una Nazionale con forte dorsale juventina” e che con il trionfo dell’Argentina a Qatar 2022 “la Juve è la squadra con più giocatori che hanno conquistato un Campionato del Mondo”. “La Juventus è la squadra italiana più amata e seguita: rappresenta il nostro calcio nazionale”, aggiunge in continuità con la linea British della nuova Juve post-Agnelli.
Le performance di Borsa da quando è a capo di Exor
La Juventus Football Club è quotata alla Borsa Italiana dal 2001 (JUVE), terza società calcistica italiana dopo Lazio e Roma. Listata dal 2001 al 2011 nel segmento STAR, dal 2016 al 2018 e ancora dal marzo del 2020 è nell’indice FTSE Italia Mid Cap, mentre tra il dicembre del 2018 e il marzo del 2020 il titolo è stato quotato nell’indice FTSE MIB. Nel 2022 la società ha chiuso il bilancio con un rosso di 239 milioni di euro: i ricavi sono pari a 443,3 milioni (-7% rispetto al 2021), i costi a 665 milioni, il patrimonio netto è positivo per 164,7 milioni e l’indebitamento finanziario netto è negativo per 153 milioni.
Exor ha chiuso il 2022 con un utile consolidato di 4,2 miliardi di euro rispetto a 1,7 miliardi di euro del 2021. La posizione finanziaria è positiva per 0,8 miliardi, con +4,7 miliardi rispetto alla posizione negativa per 3,9 miliardi di fine 2021. L’incremento netto di 2,5 miliardi dell’utile è riconducibile soprattutto alla plusvalenza netta realizzata dalla cessione di PartnerRe (2,4 miliardi). La proposta di dividendo ordinario è di 100 milioni, pari a 0,44 euro per azione. Il patrimonio netto consolidato ammonta a 20,6 miliardi con un incremento netto di 3,86 miliardi rispetto ai 16,759 dell’anno precedente.
L’edizione 2022 del Deloitte Football Money League vede la Juventus al nono posto a livello mondiale nella classifica dei club in termini di fatturato con 433,5 milioni di euro. La società è nona anche nella graduatoria stilata nel 2022 da Forbes con un valore borsistico di 2.279 miliardi di euro. Il club ottiene una tripla A da Brand Finance per potenza di marchio (score 86.1 su 100), valore di marchio e valore d’impresa: 2.294 miliardi di euro al 24 maggio 2022.
Le altre partecipazioni nel mondo dello sport
Calcio e motori, come da tradizione: John Elkann è il Presidente di Ferrari N.V., la società di diritto olandese (quotata sia al NYSE che nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano) che controlla la Ferrari S.p.A., la storica scuderia fondata da Enzo Ferrari nel 1947 a Maranello. L’obiettivo della sua presidenza è “scrivere un nuovo capitolo in Formula 1 onorando lo spirito di competizione che il nostro fondatore ha sempre avuto”.
Ma oltre al lato affari, Elkann è un vero appassionato di sport, in particolare da velista. In carriera vanta la traversata Miami-New York sul monoscafo Maserati del team di Giovanni Soldini, la regata Transpac Race da Los Angeles a Honolulu, due volte la Cape2Rio da Cape Town a Rio de Janeiro, la storica regata Rorc Caribbean 600 Race e la Rolex Middle Sea Race. La seconda passione, più naturale, è quella per le auto storiche. Con la moglie partecipa alla Mille Miglia nel 2012 e nel 2021 e in solitaria alla Targa Florio a Palermo nel 2016.
Oltre la Juve: tra proprietà e fondi d’investimento
La galassia Exor è ampia e un posto di rilievo spetta all’editoria con GEDI Gruppo Editoriale, l’impresa multimediale che attraverso la controllata GNN (Gedi News Network) pubblica i quotidiani La Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e diverse testate locali e con GPS (Gedi Periodici e Servizi) è editore delle riviste Limes e National Geographic e del sito HuffPost Italia. Fanno parte di GEDI le radio Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o e la rete televisiva Deejay TV (tramite Elemedia) e la concessionaria di pubblicità A. Manzoni & C. Sempre Exor detiene una quota del 45% di Lifenet S.r.l., la società che con Lifenet Healthcare conta una dozzina di strutture sanitarie, ambulatoriali ed ospedaliere tra Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio.
Gli immobili di lusso non sono da meno. Elkann sostiene l’asset management Merope, una società di investimento e sviluppo immobiliare con sede a Milano. Soltanto negli ultimi mesi ha lasciato questo business attraverso la cessione di Nomen Fiduciaria (fiduciaria torinese di proprietà della Ersel della famiglia Giubergia che deteneva l’1,67% per conto di Elkann) alla Ita36 di Pietro Croce e alla Nennofin di Lorenzo Niccolini.
È meno conosciuto il lato transalpino del business personale di Elkann. In Francia il CEO di Exor detiene tre aziende di elicotteri in società con i figli di Carolina di Monaco: Monacair, Héli Sécurité (dove Elkann ha l’investimento maggiore) e Azur Helicoptere. L’affare più recente è di metà 2022: le attività delle tre prestigiose compagnie sono state vendute all’americana Blade Air Mobility (quotata al NASDAQ) per 50 milioni di euro. Sempre in Francia, Elkann e la moglie Lavinia Borromeo gestiscono le immobiliari Balden (appartenuta in passato al medico ungherese Endre Balazs) e Fabert tramite il gérant svizzero Romain Guiramand.
La passione per innovazione e tecnologia
Il numero uno di Exor partecipa regolarmente alla Allen & Company Sun Valley Conference e ai Google Camp. A Torino ha organizzato il meeting The Future of Newspapers in occasione dell’anniversario dei 150 anni dalla fondazione della Stampa e per Repubblica ha preso parte all’Italian Tech Speak, il canale di podcast dedicato al racconto del mondo della tecnologia e dell’innovazione.
Negli ultimi sei anni Exor ha avviato un fondo d’investimento dedicato all’innovazione, mettendo sul piatto 1 miliardo di euro per finanziare 70 startup innovative. La missione di Elkann per il futuro è aumentare il proprio impegno su questo fronte, arrivando a sostenere i progetti di 100 startup. “La nostra storia è una ricerca costante di innovazione, le aziende che durano sono quelle in grado di guardare al futuro”, ha dichiarato durante l’Italian Tech Week di Torino.