La crisi di governo affonda Piazza Affari, spread verso i 240

LA CRISI AFFONDA PIAZZA AFFARI, SPREAD VERSO I 240

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Inflazione ferma a luglio ma in calo su base annuale. Titoli bancari in rosso, vola Atlantia

Non  bastava la crisi di governo e l’imminente giudizio di Fitch in arrivo in serata. Piazza Affari apre in rosso, -0,9%, e deve fare i conti anche con i dati macroeconomici provenienti dall’inflazione. Ferma su base mensile, 0% a luglio, a fronte dello 0,1% atteso, stesso valore per il dato rilevato a giugno, in lieve flessione anno su anno: +0,4% rispetto allo 0,5% del mese precedente. L’indice è ai minimi degli ultimi due mesi, lo spread a 235, massimi dal primo luglio, zavorra i bancari e trascina con sé il rendimento del Btp, passati in due giorni dai minimi degli ultimi 3 anni (+1,38%) ai massimi dal 3 luglio scorso (+1,8%).

TITOLI MIGLIORI
Atlantia +2,09%
Perennemente sotto attacco dal vicepremier Di Maio, la crisi di governo potrebbe rimescolare le carte ed escludere il leader del M5S dal nuovo esecutivo, lasciando la strada spianata ad Atlantia, su cui pende ancora l’annunciata revoca della concessione alla controllata controllata della società della famiglia Benetton su Autostrade per l’italia.

Stm +1,21%
Respira anche il titolo tecnologico in scia all’annuncio del nuovo sistema operativo di Huawei, che può essere utilizzato su diversi dispositivi, dagli smartphone agli altoparlanti intelligenti e persino ai sensori.

TITOLI PEGGIORI
Inevitabile la sofferenza del comparto bancario, zavorrato dallo spread mai così alto negli ultimi due mesi: Bpm -5,94% e Ubi -5,02% in fondo al listino.

Poste Italiane -6,29%
Il titolo peggiore, sospeso per eccesso di scostamento e ai minimi dal 7 giugno scorso. Il trend resta positivo nel lungo periodo ma quello di oggi è un forte impulso ribassista.

ANALISI FTSE MIB
Subisce lo scossone della crisi di governo, Piazza Affari, e potrebbe sprofondare abbandonando i supporti di 20.120 avvicinandosi pericolosamente ai minimi del 3 giugno scorso. Fino a oggi era uno dei listini più forti del vecchio continente. Ma la spaccatura della maggioranza e il pericolo delle nuove elezioni in autunno potrebbe cambiare le cose. Il settore bancario ko dall’impennata dello spread: Ubi, Unicredit e Bpm perdono tra il 4 e i 6%. E questa sera è in arrivo il voto di Fitch sull’Italia.

SPREAD
Sta già per raggiungere il secondo target a 240 punti base il differenziale Btp/Bund, inevitabilmente sotto pressione dopo la crisi di governo ufficialmente aperta ieri. Anche il Btp soffre e il rendimento sale a 1,8%, per un aumento di mezzo punto percentuale negli ultimi tre giorni. 

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Redazione

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