L’indice della fiducia dei consumatori tedeschi torna a salire e sostiene le borse europee
Resta forte la sensibilità dei mercati all’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Un accordo ancora lontano. Ma neanche così tanto, stando alle ultime dichiarazioni di Donald Trump, secondo cui l’intesa sarebbe molto più vicina di quanto si pensi. D’altra parte, l’impeachment su cui sei commissioni parlamentari stanno lavorando sul presidente americano invita alla prudenza le borse europee. E Piazza Affari non fa eccezione. Il rimbalzo c’è, complici i dati sulla fiducia dei consumatori tedeschi, aumentata per la prima volta nel 2019: 9,9 il punteggio per ottobre dopo il 9,7 calcolato a settembre. I guadagni però rimangono ancora limitati, per tutti sotto il punto percentuale. Il cambio Euro Dollaro rimane sotto quota 1,10 mentre il petrolio prova a ripartire dopo aver raggiunto i minimi intraday a 56,1. Oro in lieve recupero, rendimenti di Btp e Bund stabili.
EQUITY
Dax 12.284 (+0,41%)
Come detto, il rapporto GfK sugli umori dei consumatori tedeschi rileva il primo miglioramento dell’anno: dal punteggio di 10,8 di gennaio è stato un continuo calo, interrotto proprio dal 9,9 di ottobre che supera il 9,7 di settembre. Il rimbalzo della seduta odierna funge anche un impulso rialzista.

Grafico Dax by Trading View
Ftse Mib 21.941 (+0,7%)
In buona evidenza i comparti tecnologia, automotive e materie prime, tutti settori bisognosi di un rimbalzo dopo i 2% persi nelle ultime tre sedute. Con un occhio attento ai movimenti del governo, che ha rinviato a lunedì la presentazione della nota di aggiornamento al Def, Milano ha toccato alla vigilia i minimi dal 3 settembre, rompendo i supporti a 21.500. Oggi il rimbalzo ha riportato subito il listino a ridosso della soglia dei 22.000.
Cac 40 5.622 (+0,69%)
Andamento analogo a Dax e Ftse Mib: rimbalzo e impulso rialzista. L’indice francese è sostenuto dal rally di Rubis, che guadagna oltre i 5%.
Ibex 9.101 (+0,18%)
Madrid ha arginato meglio le perdite alla vigilia ma è anche la piazza più debole della giornata, quasi in barra neutrale.
VALUTE
Rimane forte il Dollaro, sostenuto anche dall’accordo commerciale firmato tra Usa e Giappone che riduce o elimina le tariffe sui prodotti alimentari e agricoli americani per un valore di sette miliardi di dollari (tra gli altri, maiale, manzo, grano, formaggio, mais e vino). Il cambio con l’Euro rimane ben al di sotto di quota 1,10: il biglietto verde ha aggiornato i minimi da maggio 2017 a 1,0922. Stabile la Sterlina con la moneta unica, ma in calo con il dollaro, perde terreno, seppur lievemente, anche il Franco Svizzero.
Euro / Dollaro 1,0931 (-0,09%). Euro / Sterlina 0,8854 (0%). Euro / Franco Svizzero 1,087 (+0,12%).

Grafico Euro / Dollaro by Trading View
MATERIE PRIME
Poco mosso il prezzo del petrolio, ancora fermo in area 56 dollari al barile in barra neutrale. Oro in leggero rialzo a 1.504 dollari l’oncia (+0,06%) mentre il Rame rimane attaccata alla soglia dei 2,6 dollari per libbra.

Grafico Petrolio Wti by Trading View
TASSI D’INTERESSE
Rimane ancorato sotto il -0,6% il Bund tedesco, stabile anche il Btp decennale italiano, in area 0,84% in attesa della nota di aggiornamento al Def che il governo deve presentare lunedì.