Moncler: nel 2022 utile di 600 milioni, cosa fare con l’azione in Borsa? - Borsa&Finanza

Moncler: nel 2022 utile di 600 milioni, cosa fare con l’azione in Borsa?

Il negozio Moncler di Dalan Olympia, in Cina

“Il 2022 è stato un anno di grandi emozioni e di successi che hanno superato le nostre stesse aspettative. Sono orgoglioso di presentare degli ottimi risultati, il cui valore è ancora più significativo se consideriamo il complicato contesto in cui sono stati raggiunti”. Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato del gruppo Moncler, ha così commentato i risultati finanziari dell’esercizio concluso lo scorso 31 dicembre, che hanno superato le attese degli analisti. Nell’anno fiscale la società ha superato i 2,6 miliardi di euro di fatturato, in crescita del 25% anno su anno, con oltre 600 milioni di euro di utile netto. Questo permetterà alla società di distribuire un dividendo pari a 1,12 euro per azione.

“È stato anche un anno altamente simbolico, che ha rappresentato i 70 anni di Moncler e i 40 anni di Stone island”, ha proseguito il numero uno del gruppo. “Abbiamo celebrato il percorso di questi due marchi straordinari, ma soprattutto abbiamo iniziato a progettare il domani, perché sappiamo bene che i successi passati devono sempre ispirare nuove ambizioni”. I due marchi Moncler e Stone island hanno raggiunto rispettivamente ricavi record di 2,2 miliardi e 401,1 milioni di euro, riportando crescite solide in tutte le geografie e in tutti i canali.

Nonostante l’imprevedibilità dello scenario in cui operiamo, affrontiamo il nuovo anno con fiducia ed energia, con la consapevolezza di poter contare su un’organizzazione flessibile e reattiva e su una chiara visione strategica”, ha aggiunto il patron, evidenziando come la Cina (uno dei mercati principali del gruppo) dopo tre anni di misure restrittive molto rigide stia mostrando in questi primi mesi dell’anno “un’incoraggiante riapertura”.

 

Azioni Moncler: quotazioni rimbalzano sulla media mobile 

Quotato nell’indice FTSE Mib di Borsa Italiana, il titolo Moncler sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, nonostante la performance positiva registrata nella seduta di venerdì (+0,84%). Dopo un’apertura in gap down (subito ricoperto nell’intraday) le quotazioni hanno intrapreso un andamento fortemente rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 60,28, coincidente anche con il prezzo di chiusura.

Dopo il rally che ha caratterizzato l’azione a partire dall’inizio di novembre (minimo a 40,66 euro), il recente massimo toccato lo scorso 1 marzo a quota 62,72 ha segnato un punto di svolta, tant’è che i corsi hanno lentamente cominciato a invertire la propria rotta. In realtà si tratta di un ritracciamento fisiologico e neppure troppo repentino. I prezzi, infatti, pur mantenendosi deboli si muovono al ribasso molto lentamente. La dimostrazione più evidente deriva dal fatto che appena si incontra un supporto, come è avvenuto venerdì con la media mobile a 25 daily, il titolo rimbalza prontamente. Di conseguenza, risulta chiaro come Moncler possegga una notevole forza relativa che ne impedisce crolli violenti nell’immediato, indipendentemente dall’andamento generale del mercato azionario italiano (verso cui è piuttosto decorrelato).

Dal punto di vista operativo, pertanto, al momento è certamente sconsigliabile l’ingresso in posizioni long, visto il trend discendente appena abbozzato, ma non risulta essere conveniente neppure l’apertura di posizioni ribassiste, in quanto i margini di discesa sono molto limitati. L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sopra dell’indicatore Supertrend mentre l’indicatore Parabolic Sar è diventato ribassista da due giorni. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 61.


L’andamento di breve termine del titolo MONCLER

AUTORE

Alessandro Aldrovandi

Alessandro Aldrovandi

Alessandro Aldrovandi, trader specializzato nella negoziazione per conto proprio di futures, azioni ed ETF, italiani ed esteri, sia con strategie discrezionali che quantitative. È autore di alcune pubblicazioni sulle tecniche di trading, organizza periodicamente corsi di formazione ed è stato più volte relatore nei principali convegni dedicati alla finanza e agli investimenti sia in Italia che all’estero. Interviene spesso nelle trasmissioni televisive sul canale finanziario ClassCNBC e pubblica articoli per varie testate giornalistiche. Offre anche servizi di consulenza generica.

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