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MPS: il fondo Allspring Global Investiments acquista il 6,8% della banca

MPS: il fondo Allspring Global Investiments acquista il 6,8% della banca

Il fondo americano Allspring Global Investments ha rilevato una quota del 6,8% del capitale di MPS. Lo riporta un aggiornamento della CONSOB sulle partecipazioni rilevanti nelle società quotate. L’operazione è stata eseguita il 10 novembre, dopo la conclusione dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro della banca senese e prima della presentazione dei conti trimestrali. Adesso il fondo dovrebbe essere il terzo socio dell’azienda, dopo il Ministero dell’Economia e delle Finance che detiene il 64% del capitale e la compagnia di assicurazione francese Axa che ha l’8% delle quote. Allspring Global investments si colloca inoltre davanti al blocco delle fondazioni e a Pimco, che possiedono entrambi una partecipazione intorno al 3%, e al gestore patrimoniale Algebris Investments che ha una quota del 2%.

Allspring Global Investments è un fondo legato a una delle principali società di gestione patrimoniale indipendenti, Allspring Global Investments Holdings, partecipata in via indiretta da alcuni fondi privati di Gtcr e Reverence Capital Partners. Il fondo ha in gestione circa 443 miliardi di asset ed è presente in 23 paesi in tutto il mondo, con oltre 480 professionisti degli investimenti che lavorano alle dipendenze dell’azienda.

 

MPS: il terzo trimestre è stato incoraggiante

Mentre la banca di Rocca Salimbeni sta lavorando per il rilancio e possibilmente per una privatizzazione che metta fine alla presenza dello Stato nel capitale dopo tanti anni, una buona notizia è arrivata dal nuovo rapporto sugli istituti di credito rilasciato dall’agenzia di rating europea Scope Ratings. Secondo lo studio, il terzo trimestre delle banche italiane è stato incoraggiante, grazie ai margini di interesse che hanno beneficiato del rialzo dei tassi della BCE, ai costi operativi e di rischio rimasti sotto controllo, nonché alle riserve di capitale mantenute su livelli sani. L’aspetto più importante è che queste tendenze, secondo Scope, dovrebbero continuare per tutto il 2023.

L’agenzia tedesca avverte però che la volatilità dei mercati finanziari potrebbe danneggiare i ricavi da commissione e da negoziazione. Tuttavia, “le banche sono ben capitalizzate, con le maggiori banche italiane che hanno un buffer medio di MDA rispetto ai requisiti CET1 di circa 590 punti base a settembre 2022, un livello che riteniamo confortevole”, ha affermato Alessandro Boratti, analista del team istituzioni finanziarie di Scope.

Ciò significa che per alcuni istituti finanziari “è possibile perseguire piani di distribuzione di dividendi, cedole una tantum o riacquisti di azioni”. Questo si scontra con il pensiero della Bce, che viceversa ha invitato le banche alla cautela in prospettiva dell’arrivo di una recessione economica. Sul punto Score Ratings condivide la linea dell’Eurotower. “Condividiamo l’opinione delle Autorità di vigilanza secondo cui, a fronte di una maggiore incertezza macroeconomica, impegni di pagamento aggressivi potrebbero ridurre il margine di manovra delle banche”. Le aziende di credito prese a campione dalla ricerca di Scope Ratings sono 8, tra cui figura anche MPS. Le altre sono Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mediobanca, Bper Banca, Credem e Banca Popolare di Sondrio.

AUTORE

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Johnny Zotti

Laureato in economia, con specializzazione in finanza. Appassionato di mercati finanziari, svolge la professione di trader dal 2009 investendo su tutti gli strumenti finanziari. Scrive quotidianamente articoli di economia, politica e finanza.

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