Tasso di disoccupazione del 5,1%. Italia stabile a 9,8%. In Giappone il livello più basso: 2,2%
Disoccupazione stabile a dicembre per l’area Ocse: per il quarto mese consecutivo il dato segna il +5,1%, per un totale di 32,6 milioni di persone senza lavoro nell’area che riunisce i Paesi industrializzati: il livello è precedente alla crisi finanziaria. Ma se da una parte la disoccupazione femminile e dei giovani è in calo, l’Italia, con il 9,8% stabile, è il paese con il tasso tra i più alti dell’intera area.
Nell’Eurozona la disoccupazione è diminuita al 7,4% (dal 7,5% di novembre), stesso tasso dell’aprile 2008. In evidenza la Lituania, il cui dato è pari al 6,1% con una flessione dello 0,3%, e l’Olanda (3,2%). In aumento la Lettonia al 6,7% (+0,4 punti) e Portogallo al 6,9% (+0,2 punti). Come l’Italia, anche la Germania presenta un tasso invariato (3,2%) e la Francia (8,4%).
Al di fuori dell’Europa, la disoccupazione è in calo in Israele (3,4%), Canada (5,6%) e Messico (3,2%). In aumento la Corea (3,8%). Invariati rispetto a novembre il 2,2% del Giappone e il 3,5% degli Stati Uniti, dove però il tasso è cresciuto di 0,1 punti a gennaio.
Dicembre è stato un mese positivo per la disoccupazione femminile, dal 5,2% al 5,1%. In Italia, in linea con l’Ocse, la flessione è di 0,2 punti, dall’11% al 10,8% mentre il dato relativo agli uomini è cresciuto della stessa entità fino al 9,1%.
Su base annuale, tra dicembre 2018 e dicembre 2019, la disoccupazione nell’Ocse è scesa di 0,2 punti. Nello stesso periodo, tra i giovani (15-24 anni) è calata di 0,4 punti al 10,8%, il minimo dal 2005, cioè da quando sono disponibili i dati per questa fascia. Il tasso di senza lavoro tra i giovani si mantiene sopra il 25% in Grecia (35,6% a ottobre), in Italia (28,9% come a novembre) e Spagna (30% da 30,3%).