INPS ha pubblicato il calendario delle pensioni 2023. Grazie ad esso i cittadini che ne hanno diritto possono già sapere le date in cui arriveranno i soldi da gennaio a dicembre, sia che abbiano scelto l’accredito su conto postale che su IBAN bancario. È importante notare che di recente sono state introdotte alcune novità sulle riscossioni legate alla fine dell’emergenza sanitaria.
Nel 2023, le pensioni tornano ad essere pagate il primo giorno bancabile del mese. Come illustrato nella tabella che segue, il concetto di “primo giorno bancabile” cambia a seconda di dove verrà effettuato l’accredito della pensione. Le banche considerano bancabili tutti i giorni dal lunedì al venerdì, ad esclusione dei Festivi. Poste Italiane, invece, considera anche il sabato tra i giorni bancabili.
Sebbene il primo giorno bancabile del 2023 sia il 2 gennaio, la normativa ha stabilito che in via eccezionale a gennaio 2023 le pensioni vengano pagate martedì 3. Questo al fine di permettere all'INPS di aggiornare i propri database dopo il periodo festivo. Il calendario delle festività previste sul suolo nazionale incide anche sui pagamenti di maggio e di novembre. Con la Festa del Lavoro dell'1° maggio le pensioni inizieranno a esser pagate da martedì 2 maggio, con la Festa di tutti i Santi del 1° novembre i pagamenti slitteranno a giovedì 2 novembre 2023.
Ritiro in contanti della pensione 2023
Chi ha scelto di ritirare la propria pensione in contanti presso gli uffici postali continuerà a seguire le regole già applicate nel 2022. Ogni mese, Poste Italiane pubblicherà un calendario che illustrerà le possibili date di ritiro della pensione secondo criterio alfabetico.
In ogni caso, i pensionati possono consultare il cedolino mensile sul sito ufficiale dell'INPS, dove è possibile verificare gli importi liquidati ogni mese e conoscere le possibili variazioni degli assegni pensionistici.
Rivalutazione pensionistiche 2023
Oltre al cambiamento nelle date di pagamento, ci sono altre novità che riguardano le pensioni. A partire da gennaio 2023 inizierà la già preannunciata rivalutazione delle pensioni, che terrà conto dell'inflazione e del conseguente aumento del costo della vita, ma secondo criteri diversi rispetto a quelli applicati fino ad ora.
La legge di Bilancio 2023 redatta dal governo Meloni porterà le fasce pensionistiche dalle 3 attuali a 6, con lo scopo di favorire chi percepisce pensioni medio-basse e "sfavorire" coloro che percepiscono più di 2.100 euro mensili. Il nuovo meccanismo prevede una rivalutazione tra il 100% e il 35% a seconda della pensione lorda mensile percepita, con conseguente aumento percentuale compreso tra il 7,30% (per chi percepisce fino a 2.100 euro) e il 2,55% per le fasce più alte.