Petrolio: cosa sono e differenze tra Brent e WTI - Borsa&Finanza

Petrolio: cosa sono e differenze tra Brent e WTI

Petrolio: cosa sono e differenze tra Brent e WTI

Quando si parla di petrolio si fa riferimento soprattutto a due tipologie quotate nel mercato delle materie prime: Brent e WTI. Ma di cosa si tratta esattamente? E quali sono le differenze tra i due tipi di greggio? Bisogna premettere che entrambi vengono utilizzati principalmente per la raffinazione della benzina, tema molto di attualità in questo periodo con gli aumenti insostenibili dei prezzi alla pompa. Questo per via della loro caratteristica di prodotti light, ossia poco densi e ideali per la lavorazione dalle raffinerie. Inoltre, il prezzo del Brent e del WTI raramente coincidono, con il primo che normalmente si mantiene più alto del secondo. Entriamo quindi nel vivo dell’argomento e mettiamo in luce tutte le caratteristiche che riguardano i due prodotti e gli elementi essenziali che li distinguono.

 

Brent: cos’è e caratteristiche

Il Brent è il petrolio estratto nel Mare del Nord, tra le Isole Shetland e la Norvegia, e destinato al mercato europeo. Il greggio è prodotto dalla miscela di quindici tipi di petrolio estratti nel Mare del Nord, tra cui: Brent Blend, Forties Blend Oseberg ed Ekofisk. Il prodotto è di elevata qualità, con un basso contenuto di zolfo e densità ridotta. Per questo, è il più indicato per la produzione dei derivati più richiesti, ossia: benzina, cherosene e diesel. Il benchmark rappresenta il punto di riferimento delle quotazioni in Africa occidentale, nel Mediterraneo e in alcune parti del Sud-Est asiatico, ed è negoziato all’Intercontinental Exchange (ICE) tramite contatti future.

 

WTI: cos’è e caratteristiche

Il West Texas Intermediate, abbreviato in WTI, è il petrolio proveniente dai giacimenti petroliferi del Texas, della Louisiana e del Nord Dakota. Come il Brent, il WTI è considerato light, quindi ideale per la raffinazione, ma addirittura possiede una minore quantità di zolfo e una più alta gravità Api. Quest’ultimo parametro misura quanto il liquido sia pesante o leggero rispetto all’acqua. Il WTI ha una gravità Api pari a 39,6, mentre il Brent presenta un valore di 38,06. Per tale motivo, il greggio del Texas viene considerato migliore del Brent per utilizzarlo nei processi di raffinazione. Il WTI è il punto di riferimento per le quotazioni del petrolio al New York Mercantile Exchange (NYMEX).

 

Petrolio: perché il Brent costa di più rispetto al WTI

Come accennato, il Brent ha un prezzo normalmente più alto rispetto al WTI. In una prima analisi verrebbe da pensare il contrario, in quanto i costi di trasporto del Brent sono più bassi. Infatti, il greggio viene prodotto nei pressi del mare, mentre le zone in cui vi è l’estrazione del WTI non hanno alcuno sbocco sulle acque. Tra l’altro, per essere esportato in Europa, il WTI deve attraversare tutto l’Oceano Atlantico, mentre il collegamento nel caso del Brent è più immediato.

Tuttavia, vi sono alcuni fattori che incidono su una maggiore onerosità del Brent. In primo luogo vi è stato negli anni un aumento notevole della produzione dagli scisti statunitensi che ha fatto aumentare l’offerta del WTI e quindi abbassare le quotazioni. Contestualmente, gli Stati Uniti da grandi importatori sono diventati esportatori netti proprio in virtù dell’incremento della produzione, che ha superato quella di pesi massimi come l’Arabia Saudita e la Russia. In secondo luogo vi è stata la forte domanda del Brent dai mercati asiatici, soprattutto dalla Cina, che oggi è il più grande acquirente di petrolio al mondo.

 

Petrolio: tutte le differenze tra Brent e WTI

Riepilogando, si possono tracciare alcune differenze tra le due tipologie di greggio più importanti, come di seguito illustrato:

  • il Brent è più comunemente utilizzato per la raffinazione di diesel e benzina e rappresenta un punto di riferimento per il Medio Oriente, l’Europa e l’Africa, mentre il WTI è più indicato per la benzina raffinata e costituisce il benchmark per il greggio americano;
  • il Brent ha costi di trasporto più contenuti per via della posizione geografica affacciata al mare, mentre il WTI è più oneroso per essere trasportato oltreoceano;
  • il Brent è più costoso per effetto dell’aumento sostenuto della domanda cinese negli anni, mentre l’autosufficienza degli Stati Uniti ha da un lato tolto dal mercato un grande importatore, dall’altro aumentato l’offerta dagli scisti;
  • Il Brent è negoziato all’ICE e ha una procedura cash-settled, ossia il possessore del contratto future non è obbligato a prendere in consegna il sottostante alla scadenza. Il WTI è scambiato al NYMEX, con obbligo di consegna fisica alla scadenza. Questo implica che i costi di stoccaggio nel caso del petrolio texano sono maggiori.

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