Partenza prudente, poi le vendite aumentano. Prysmian titolo migliore. Spread a 163
E’ una giornata negativa, quella per le borse europee, e Piazza Affari non fa eccezione. Il listino milanese è quello che accumula meno vendite nella prima ora di contrattazioni, ma poi accelera al ribasso e si trasforma nella piazza peggiore, poco prima delle 11, quando viaggia sul -0,6% con il comparto immobiliare in buona evidenza. Riflettori puntati sulla crisi di governo: alle 18 si chiuderanno le votazioni sulla piattaforma Rousseau, con gli elettori del M5S chiamati a dare il via libera al nuovo esecutivo assieme al Pd. Non mancano i dubbi sulla regolarità del voto, tra problemi tecnici e affidabilità giudicata troppo scarsa. Lo spread intanto ha raggiunto nuovi minimi da maggio 2018 e anche il rendimento Btp ha sfondato al ribasso lo 0,9% aggiornando il record negativo di sempre a 0,89%. I mercati dunque continuano a scommettere sul Conte Bis ma questo spiega solo parzialmente i livelli dei titoli di stato. Perché a fronte di un clima di incertezza e di paura verso una nuova recessione (Usa e Germania in primis) e più in generale verso un rallentamento dell’economia globale, gli investitori concentrano i loro scambi sui beni rifugio, in particolare sul mercato valutario e, per l’appunto, i titoli di stato. Dollaro, Franco svizzero, yen e soprattutto i bond.
TITOLI MIGLIORI
Amplifon +0,85%
Rimane uno dei titoli più performanti nel paniere principale, dove gli investitori solitamente si rifugiano quando la seduta è negativa. Terza seduta di fila positiva, vicino ai massimi storici a 23,9 (record a 24).
Prysmian +0,81%
Può essere considerato tra i migliori per guadagni nel breve periodo. Sul titolo è in corso una proiezione rialzista ed è vicino ai massimi annuali. Per alcuni analisti, il record del 2019 potrebbe essere aggiornato a 23,176 euro.
Hera +0,44%
E’ un altro titolo che viaggia sui massimi storici, in area 3,6 euro per azione. Per alcuni analisti potrebbe proseguire fino a 3,75, salvo uno scivolamento al ribasso in zona 3,4.
TITOLI PEGGIORI
Juventus -3,11%
E’ il titolo che ha reso di più nel 2019 a Piazza Affari ma ha perso quasi 10 punti percentuali dal 26 agosto scorso. C’è il nodo esuberi, la rosa non è stata sufficientemente sfoltita e i cui costi, dunque, andranno ad appesantire il budget annuale, in più c’è la delusione per il mancato arrivo di Icardi, andato in prestito al Psg nell’ultimo giorno di mercato.
Atlantia -1,28%
Alta volatilità in attesa di scoprire da chi sarà composta la squadra di governo del Conte Bis, piattaforma Rousseau permettendo. L’esclusione di Di Maio potrebbe essere accolta favorevolmente dagli investitori in relazione al titolo e alla revoca della concessione autostradale (molto improbabile, a questo punto). Intanto Alberto Milvio è il nuovo direttore finanziario della controllata Autostrade per l’Italia (Aspi). Sostituisce Giancarlo Guenzi, che rimane vicepresidente della società.
Ubi Banca -1,05%
Terza seduta di fila all’insegna del ribasso. Raggiunti i minimi degli ultimi 9 giorni a 2,23 dopo i massimi del mese scorso a 2,41 segnati il 29 agosto. Vicino lo sfondamento dei supporti a 2,219, che potrebbe ampliare il trend negativo nel breve periodo.
ANALISI FTSE MIB
Impulso ribassista sui livelli massimi dal primo di agosto. I corsi rimangono comunque all’interno di una tendenza positiva di brevissimo periodo. Il successivo ostacolo è collocato a 21.760 ma occhio al supporto a quota 21.040, sotto il quale la tendenza tornerebbe negativa.
SPREAD
Sesta seduta al ribasso nelle ultime undici a Piazza Affari: il differenziale di rendimento è passato dai 239 punti del 9 agosto ai 163 della giornata di oggi: sono quasi 80 punti in meno di un mese.