Sale ancora lo spread, che supera i 150 punti. Piazza Affari si tiene con fatica sopra i 23.000 punti. Rimbalzano Cnh e Nexi. Giù anche Diasorin. Coronavirus, aumentano vittime e contagi
Un’altra seduta che si chiude in territorio negativo per Piazza Affari. Niente rimbalzo, né per Milano né per le altre borse europee. Il coronavirus continua a dilagare in Italia: i contagiati hanno superato quota 300, le vittime sono salite a 11 con nuovi 27 casi in Lombardia, mentre si rilevano i primi infetti anche in Svizzera, Austria, Croazia, Svezia e Spagna. Il -1,44% registrato oggi è il minimo da dicembre ma, al contrario della vigilia, ci sono diversi titoli che hanno ottenuto il rimbalzo, mentre continua a salire lo spread, ora sopra i 150 punti base.
TITOLI MIGLIORI
Cnh +2,94%
Maglia rosa a Piazza Affari grazie ai dati sulle immatricolazioni dei veicoli commerciali, in Italia meno negativi di quelli dell’Unione Europea. Analisi grafica
Nexi +1,17%
Rimane nei valori della vigilia, in cui ha registrato una perdita dell’8,61%. Rimane sotto la soglia dei 15 euro ad azione, ben distante dai primi supporti a 14. Dal massimo del 20 febbraio scorso, a 16,91, il titolo ha perso circa il 12%.
TITOLI PEGGIORI
Bpm -4,85%
Le banche soffrono in particolare per il rialzo dello spread. E Bpm è la grande esclusa dal tentativo di risiko di Intesa con Ubi, anche se al momento tutto è sostanzialmente fermo per l’allerta coronavirus, comprese le trattative per la discussione dell’Ops dell’istituto milanese. Tornando a Bpm, il tonfo di oggi lo riporta ai minimi dal 12 febbraio scorso. Nelle ultime 5 sedute ha perso il 18% dopo il massimo a 2,590 da luglio 2018 proprio in scia alla trattativa Intesa-Ubi: in quel caso, era il 18 febbraio scorso, il mercato stava scommettendo anche su ulteriori operazioni future. A 2,09 i prossimi supporti.
Diasorin -3,9%
Tra i titoli ad aver resistito più di tutti al lunedì nero, chiudendo con perdite decimali, nella seduta odierna Diasorin si lascia andare raggiungendo i minimi di novembre a 105 chiudendo a quota 106,3.
ANALISI FTSE MIB
Prevale ancora l’impulso ribassista del 19 febbraio scorso, giorno in cui sono stati raggiunti i massimi degli ultimi dodici anni a 25.483 punti. Da quel momento quattro sedute negative e perdite superiori al 9%. I 23.046 toccati oggi sono il minimo da dicembre ma ben peggiore è stata la seduta della vigilia, la peggiore da giugno 2016 quando in un sol colpo Piazza Affari perse più del 12%. Infrangendo il livello psicologico dei 24mila punti, ora il Ftse Mib si mantiene appena sopra la resistenza a quota 23mila. In caso di break, l’indice potrebbe finire nella fascia tra i 22.500 e i 22.000 punti.

Grafico Ftse Mib by TradingView
SPREAD
A contribuire all’innalzamento dello spread per la seconda seduta consecutiva (alla vigilia da 135 a 145, oggi a 150) anche gli acquisti dei Bund decennali tedeschi, che hanno spinto il rendimento del titolo di stato della Germania oltre quota -0,5%, ai minimi dal 10 ottobre 2019 a -0,516. Btp decennali ancora appena sotto l’1%.