Piazza Affari chiude in rosso allineata al resto dell'Europa
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PIAZZA AFFARI CHIUDE IN ROSSO ALLINEATA ALL’EUROPA

piazza affari

I Pmi tedeschi affossano le borse Ue. Piazza Affari zavorrata da Juve, Pirelli e le banche

“L’Europa sta rallentando più del previsto, Paesi con un elevato debito dovrebbero mantenere una politica di bilancio prudente”. L’intervento di Mario Draghi appesantisce ulteriormente i mercati, in avvio deboli. Wall Street apre senza slancio anche se sopra la parità nonostante i dati macro superiori alle attese, l’incertezza legata ai rapporti commerciali tra Usa e Cina è tornata a rafforzarsi. E così Piazza Affari non solo si è allineata con l’andamento delle borse europee, tutte in rosso, ma ha chiuso con uno dei ribasso più forti: -1,01% a 21.899 punti, alla pari con il Dax di Francoforte. Proprio la Germania ha svolto un ruolo importante nella seduta di oggi: i dati pubblicati oggi sui Pmi di settembre hanno deluso le attese, oltre a risultare inferiori a quelli di agosto, contribuendo anche alla debolezza dell’euro nei confronti del dollaro, tornato sotto l’1,10 per la prima volta dopo dieci giorni.

 

TITOLI MIGLIORI

Italgas +1,62%
Prevalgono le utility in una seduta all’insegna delle vendite. Italgas è il titolo migliore di Piazza Affari con la miglior performance dal 9 settembre scorso a 9,576 euro. Prevale ancora l’impulso rialzista di sette giorni fa dopo i minimi a 5,520 dell’11 settembre.


Grafico Italgas by Trading View

Enel +1,44%
Ancora in lateralità da inizio agosto per un trend che si mantiene positivo nel breve e lungo periodo. ma galleggia nei valori della vigilia nel giorno del suo ingresso nell’indice Stoxx Europe 50. Alzato il target price da 5,5 a 7,65 euro (Santander) e confermato il giudizio buy. Per il 2019 confermato anche l’obiettivo di un ebitda ordinario intorno a 17,4 miliardi e un utile netto ordinario di 4,8 miliardi.

Amplifon +0,72%
Altro titolo difensivo su cui si registrano discreti acquisti. Trend che rimane positivo nel breve e nel lungo termine anche se l’impulso ribassista della vigilia è ancora vivo.

TITOLI PEGGIORI

Juventus -4,75%
Riduce le perdite dopo aver perso fino a otto punti percentuali. Per molti un crollo prevedibile dopo i conti in rosso e la proposta di un aumento di capitale per un importo massimo di 300 milioni di euro. Il prezzo delle azioni rimane comunque del valore doppio rispetto ai livelli precedenti di Ronaldo e Exor garantirà sulla ricapitalizzazione.

Pirelli & C -3,92%
Soffre in tutta Europa il settore dell’auto, appesantito dai Pmi negativi in Germania. Il prezzo più alto in Italia lo paga proprio Pirelli. A 5,420 aggiorna i minimi dal 12 settembre scorso ma sconta anche dieci sedute positive nelle ultime tredici.

Unicredit -3,44%
L’intero comparto bancario soffre nella seduta di oggi nonostante  uno spread poco mosso a 142 punti base. Innescato impulso ribassista con supporti a 10,560.

ANALISI FTSE MIB
Continua la lateralità avviata a settembre, sempre in area massimi da luglio dopo i 22.287 raggiunti il 20 settembre. Tengono i supporti a 21.770 mentre oltre i 22.357 Milano andrebbe ad aggiornare i nuovi massimi dell’anno. Occhio alle stime di Ubs: se il governo avvierà alcune riforme presentandole sulla nota di aggiornamento del Def, il consiglio è “Buy” sia dei Btp, sia su Piazza Affari, con spread attorno ai 120 punti.


Grafico Ftse Mib by Trading View

SPREAD
Rimane sostanzialmente fermo a 142 dopo un piccolo sussulto in apertura a 150 il differenziale Btp/Bund nel giorno in cui prende il via una settimana in cui i lavori del governo si intensificano: entro venerdì c’è da presentare  la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, dove indicare i nuovi obiettivi di crescita e di finanza pubblica a livello programmatico, pilastri della legge di bilancio da inviare all’Europa entro il 15 ottobre. Nel fine settimana, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha “corretto” il tiro del premier Giuseppe Conte sulle possibili nuove tasse per generare un tesoretto da investire sul green: “Noi vogliamo toglierle, le tasse. Non aggiungerle”. I due sono a New York per il vertice Onu sul clima: “Nessun attrito sulle tasse” ha voluto rassicurare il presidente de Consiglio. Anche il rendimento del titolo decennale italiano scende allo 0,82%. Occhio infine a Bankitalia, che ha rivisto il rapporto debito / pil 2018 dal 132,2% al 134,8%.

Grafico Spread by Trading View

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Redazione

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