Spread, nuovo minimo: 132. Atlantia maglia nera a Piazza Affari: attesa per il Cda di domani
Non fa eccezione Piazza Affari in quella che è una sessione negativa per le borse europee in scia alle tensioni geopolitiche causate dall’attacco yemenita al centro di produzione dell’Arabia Saudita. Milano chiude perdendo lo 0,96%, di nuovo sotto i 22.000 punti. E la fiammata del greggio, il cui prezzo è cresciuto oltre i 62 dollari al barile (venerdì aveva chiuso a 54), ha infiammato i titoli petroliferi su tutte le piazze finanziarie del vecchio continente, Italia compresa.
TITOLI MIGLIORI
Saipem +2,79%
Come detto, brilla a Piazza Affari il comparto petrolifero. Saipem è il più in salute tra i tre titoli petroliferi più performanti nel paniere principale. Superati i massimi del 25 luglio scorso, 4,746 euro è il nuovo record degli ultimi cinque mesi. Tendenza in moderato rialzo nel breve termine.
Tenaris +2,78%
Massimi dal 2 agosto a 10,80 euro. Impulso rialzista avviato l’ultima seduta della scorsa settimana. Tendenza negativa nel breve e lungo periodo ma con gli attacchi all’Arabia Saudita il trend potrebbe cambiare.
Eni +1,92%
14,486 è il nuovo record dal 25 luglio scorso. Come per Tenaris vale l’impulso rialzista registrato venerdì e un trend che può invertire la sua tendenza, al momento negativa in linea con l’andamento del petrolio nelle ultime settimane, ancorato in area 54 dollari al barile.
TITOLI PEGGIORI
Atlantia -7,84%
Per la seconda volta consecutiva è maglia nera a Piazza Affari alla vigilia del cda straordinario convocato dal presidente Fabio Cerchiai alle 14.30 e dopo il Cda a Treviso della holding Edizione a cui hanno partecipato i vertici Benetton. Sul tavolo, domani, anche il tema della governance dopo le vicende del Ponte Morandi, oltre ovviamente a quello delle concessioni autostradali. Probabili le dimissioni dell’Ad Giovanni Castellucci. Il titolo ha perso tra venerdì e oggi quasi il 16%, scivolando ai minimi dal primo febbraio scorso (da 24,3 a 20,18 euro).

Grafico Atlantia by Trading View
Juventus -3,3%
Crolla non tanto per il pareggio scialbo contro la Fiorentina, quanto per la notizia rimbalzata oggi che riguarda l’arresto di 12 capi ultrà. Avrebbero ricattato il club sui biglietti per bagarinaggio. Ci sono anche trentacinque indagati che rischiano un daspo di 10 anni. Secondo il questore, ora la partita contro il Verona sarebbe a rischio.
Campari -2,34%
Ai minimi dagli ultimi 21 giorni a 8,150 euro, trend negativo nel breve periodo. Da tenere d’occhio i supporti a 7,780.
ANALISI FTSE MIB
Impulso ribassista avviato venerdì per Milano, che si allinea alle altre borse europee in territorio negativo chiudendo a 21.969 punti, sulla scia delle tensioni geopolitiche e le ipotesi di scontro tra Usa e Arabia Saudita da una parte e Iran dall’altra, dopo gli attacchi ai centri di produzione di petrolio saudita. Venerdì scorso toccati i massimi dal 25 luglio a 22.229 punti, vicino al record del 2019 a quota 22.357. I valori nella seduta di oggi rimangono in linea con quelli di giovedì e trend che rimane positivo, uno spunto ribassista potrebbe innescarsi in caso di rottura della resistenza a 21.800 punti. Intanto sono stati pubblicati i dati sull’inflazione: +0,4% sia su base mensile che annuale, valori che deludono le attese dello 0,5% e rimangono inferiori ai dati di luglio (+0,4%).
Grafico Ftse Mib by Trading View
SPREAD
Nuovi minimi per il differenziale di rendimento, che aggiorna a 132 il record negativo da maggio 2018 dai 133 della chiusura di venerdì. Spread che chiude stabile come il rendimento dei Btp decennali italiani, in area 0,85% nel giorno in cui l’Ungheria attacca l’Italia: “Pericoloso -fa sapere il ministro degli Esteri Peter Szijjartoaver– aperto i porti alla nave umanitaria”.