Nuova incertezza sui mercati: l’aereo ucraino esploso dopo il decollo da Teheran potrebbe essere stato abbattuto. Brilla Italgas, produzione industriale italiana nelle attese, spread sotto i 160
Aggiorna i suoi massimi degli ultimi venti mesi Piazza Affari, positiva in avvio in linea con le altre borse europee. Nel corso della prima ora di contrattazione però i guadagni, già deboli, si riducono spingendo Parigi e Madrid sotto lo zero mentre Dax e Ftse Mib (che rimane in area 24.000 punti) riescono a mantenersi appena sopra la parità. Con la produzione industriale italiana in linea con le attese sia su base mensile (+0,1%) che su base annuale (-0,6%), il contesto globale torna a essere all’insegna dell’incertezza in scia all’ipotesi che dietro l’esplosione del Boeing con bandiera ucraina decollato in Iran ci sia un missile lanciato da Teheran. Petrolio stabile sotto i 60 dollari al barile, oro in area 1.550, prosegue la debolezza dell’euro nei confronti del dollaro: il cambio è sempre più vicino alla soglia psicologica dell’1,10: da inizio anno la moneta unica ha perso quasi l’1,3%.
TITOLI MIGLIORI
Italgas 1,38%
Continua il rally della società attiva nel servizio gas: nelle ultime tre sedute ha guadagnato il 5%, recuperando così il tonfo registrato il 2 dicembre scorso (-4,38%). Il titolo tenta di invertire la tendenza negativa nel breve periodo. I 5,738 euro raggiunti oggi sono il massimo da fine novembre. Infranta la resistenza a 5,7, che diventa un buon livello di supporto, il nuovo target potrebbe essere 5,8.

Grafico Italgas by TradingView
Snam +0,79%
Aggiorna i massimi degli ultimi sette mesi a 4,756 con solidi supporti a 4,71. La tenenza è positiva nel breve termine mentre nel lungo periodo si è registrato un andamento laterale tra giugno e i primi di novembre. A dicembre si è registrato il minimo da febbraio a 4,276, per poi avviare un forte recupero, che ha portato Snam a un guadagno di oltre 11 punti nell’ultimo mese.
TITOLI PEGGIORI
Nexi -2,2%
La seduta odierna avvia un impulso ribassista seppur il titolo sia ancora molto vicino ai valori del 6 gennaio scorso. Il titolo è in fase di prese di profitto dopo il massimo storico raggiunto il 2 gennaio scorso a quota 12,794 euro. Da quel momento ha perso oltre il 6%. Da nove sedute è però in fase di lateralità e in base anche all’andamento dei mercati che devono decidere se continuare a non scommettere sull’inasprimento o meno del conflitto Usa-Iran, potrebbe crescere ancora.
Unipol -1,8%
Aggiorna i minimi della settimana a quota 5,040, Unipol, il cui trend di lungo periodo è positivo. Nel breve ha recuperato le forti perdite dell’Epifania in cui aveva raggiunto i minimi da ottobre. Supporti a 5,030, prima resistenza a 5,27.
ANALISI FTSE MIB
Come anticipato, Piazza Affari ha aggiornato i massimi dell’anno e di quello che si è appena concluso. E’ costretta però a ritracciare in linea con le altre borse europee nonostante il buon sostegno della chiusura di Tokyo e soprattutto di Wall Street, che ha fatto segnare nuovi record. L’incertezza sul conflitto Usa-Iran, ora che si sta facendo largo l’ipotesi dell’abbattimento del Boeing ucraino da parte di Teheran con un missile, torna a pesare sui mercati internazionali. A 23.760 i primi supporti per il Ftse Mib.

Grafico Ftse Mib by TradingView
SPREAD
Scende ai minimi dal 18 dicembre scorso il differenziale Btp Bund, a quota 156 punti base, con il rendimento del decennale tedesco stabile a -0,23% e quello del decennale italiano in calo all’1,33%.