Piazza Affari unica in Europa sotto la parità, spread sotto pressione?
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PIAZZA AFFARI UNICA IN EUROPA SOTTO LA PARITA’

piazza affari

Debole il comparto bancario (occhio allo spread). Rally per Saipem e i petroliferi. Borse europee ben sostenute dai record di Wall Street e dal disgelo Usa-Cina

 

Sopra la parità tutti i principali listini europei a eccezione di Piazza Affari, che avvia le contrattazioni sotto lo zero, in perdita dello 0,1% appesantita dai ribassi di big come Fca, Unicredit (occhio allo spread) e Generali. Così ripartono i mercati del vecchio continente dopo la pausa natalizia, sostenuti da Wall Street che continua ad aggiornare i propri record con il Nasdaq per la prima volta sopra quota novemila punti alla faccia di chi sostiene che il rally natalizio non s’aveva da fare, mentre in Asia la borsa migliore è quella di Hong Kong, +1,3%. Sorride anche il Giappone, il cui tasso di disoccupazione torna a scendere a quota 2,2%, pareggiando nuovamente i minimi di giugno, agosto e settembre dal 2,4% precedente che era anche la stima degli analisti. Va meglio anche la produzione industriale nipponica su base mensile a novembre: -0,9%, a fronte dell’-1,4% atteso e soprattutto del -4,5% di ottobre. In generale i mercati beneficiano di un ottimismo diffuso grazie al disgelo tra Usa e Cina, che pone fine all’escalation della trade war capace di tenere in scacco l’economia globale per due anni. Alla base dell’accordo per la Fase Uno (manca ancora la firma) tra Washington e Pechino, il blocco dei dazi da parte della Casa Bianca e l’aumento delle importazioni di soia americana, circa 2,6 tonnellate, da parte del Dragone.

 

TITOLI MIGLIORI

Saipem +2,89%
Molto bene in apertura le società attive nel settore petrolifero (acquisti anche su Eni). A incidere il prezzo del Wti, molto vicino ai 62 dollari al barile e tra gli asset che più beneficia della distensione tra Cina e Usa, oltre al calo delle scorte registrato dall’American Petroleum Institute. La corsa di Saipem però è dovuta anche ai nuovi contratti chiusi nel ‘Drilling Onshore’ e nel ‘Drilling Offshore’ per un valore complessivo di circa 1,7 miliardi dollari. Nel primo caso si stratta di 19 impianti di perforazione dislocati nel Middle East e hanno durata compresa tra i tre e i dieci anni. In aggiunta, nuovi contratti ed estensioni di altri già vigenti sono stati acquisiti relativamente a nuove commesse che verranno realizzate in Bolivia, Perù e Romania. I contratti della Divisione Drilling Offshore riguardano invece attività che si svolgeranno in Norvegia e in Angola.


Grafico Saipem by TradingView

 

Ferragamo +0,66%
Il titolo prova il rimbalzo dopo il -0,5% del 23 dicembre, giorno in cui aveva comunque aggiornato i massimi dal 31 luglio scorso a 19,265 euro, la seduta del crollo a seguito degli scontri e delle manifestazioni a Hong Kong. Prosegue dunque il trend positivo avviato a ottobre, con buoni supporti a 18,8.

TITOLI PEGGIORI

Diasorin -3,3%
Che risente del tonfo della concorrente Qiagen che ha deciso di chiudere a ogni ipotesi di fusione o acquisizione. I 110 euro toccati oggi sono i minimi dal 23 novembre scorso. Primi supporti a 108, poi a 105 per uno dei titoli più performanti del 2019 (ha guadagnato oltre il 60%) il cui trend resta positivo nel lungo termine ma che rischia un’inversione di tendenza nel breve.

 

Fca -0,8%
Ancora prese di beneficio per Fiat Chrysler Automobile dopo aver raggiunto venerdì scorso il massimo dell’ultimo mese sulla scia dell’accordo sulla fusione con Psa. I vertici inoltre hanno garantito ai sindacati che non verrà chiuso alcun impianto, confermando l’obiettivo della piena occupazione entro il 2022 e il piano di investimenti da 5 miliardi per l’Italia.

 

ANALISI FTSE MIB

Consolida le perdite di avvio seduta Piazza Affari nella prima ora di contrattazioni, aggiornando i minimi di venerdì 20 a 23.789 punti, seduta che aveva anche superato quota 24.000 per la prima volta dal 16 maggio 2018. I supporti a 23.740 punti sembrano solidi. Il ribasso, come già accennato, è dovuto alla partenza debole del comparto bancario, che soffre uno spread schizzato oltre i 200 punti intorno alle otto del mattino complici le dimissioni del ministro dell’Istruzione che fa traballare nuovamente il M5S, partito di maggioranza, per poi riportarsi in area 170.


Grafico Ftse Mib by TradingView

SPREAD

Insolita volatilità per il differenziale tra Btp e Bund. L’instabilità del governo torna a farsi sentire complici le dimissioni del ministro Fioramonti, che denuncia il taglio dei fondi per la scuola da parte dell’esecutivo nella nuova legge di bilancio. E così, lo spread si riporta, anche se per pochi istanti, in area 200 punti per poi riportarsi in acque più tranquille in area 170. Anche il decennale raggiunge un massimo di rendimento a quota 1,8%, mai così alto dal 9 agosto scorso, prima di rintracciare nei valori delle ultime cinque sedute all’1,4%.


Grafico Spread by TradingView

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Redazione

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