Pesante calo a settembre per l’indice Pmi manifatturiero tedesco: l’indicatore è sceso a 41,44 contro il 43,5 di agosto (attesi 44 punti)
E’ il ribasso più forte dal giugno 2009 in nove mesi consecutivi di cali, quello dell’indice Pmi tedesco, e la Germania sfiora sempre più la recessione tecnica. I recenti dati macroeconomici continuano a rimandare la fotografia di un Paese che non solo rallenta, ma che non riesce più a trainare il resto dell’ Eurozona: insomma, la ex locomotiva europea perde continuamente pezzi.
L’ultimo è quello dell’indice anticipatore che misura le risposte dei direttori degli acquisti delle aziende, sceso a 41,44 punti contro il 43,5 di agosto a fronte degli attesi 44 punti.
L’indice Pmi per il settore dei servizi è sceso invece a 52,5 punti da 54,2 punti di agosto scorso. L’indice composito è calato a sua volta, scendendo sotto quota 50 (la soglia dei 50 punti rappresenta lo spartiacque fra espansione e contrazione) a 49,1 punti, dai 51,7 di agosto.
In particolare il composito ha toccato il minimo da 83 mesi, quello manifatturiero il minimo da 123 mesi.
La reazione del mercato
Brutta performance dei listini europei fin dall’apertura delle contrattazioni odierne. Il Dax è l’indice peggiore insieme al Ftse Mib. Cede oltre 1 punto percentuale. Debole anche l’Euro, che da 1,10 è passato a 1,0966, ai minimi degli ultimi dieci giorni.
