“Investire in capacità aggiuntiva, aumentare le competenze e innovare”. È la ricetta di Massimo Battaini, l’amministratore in pectore di Prysmian designato dall’attuale ad Valerio Battista, per permettere a Prysmian di continuare la sua crescita e rimanere leader nel settore dei cavi per l’energia e le telecomunicazioni.
Forte della sua esperienza e conoscenza del gruppo, dove ha trascorso ventuno anni, Battaini afferma: “Siamo leader e vogliamo rimanere tali, se il mercato raddoppia noi raddoppiamo: stiamo passando da un livello che era storicamente di 250 milioni di Capex (spesa per investimenti) all’anno, dedicati a tutta l’attività di crescita dell’azienda, a 500 milioni quest’anno, e questo sarà necessario per i prossimi quattro o cinque anni almeno, se non oltre”.
Prysmian è il fornitore più grande e con l’assortimento più completo ma deve tenere il ritmo di crescita di un settore dove c’è un disequilibrio di domanda che, secondo Battaini, rimarrà anche nei prossimi anni. Dunque per mantenere la leadership sono necessari forti investimenti, con una attenzione sempre maggiore alla sostenibilità.
L’obiettivo di Prysmian è arrivare a coprire il 57% dei propri ricavi con prodotti green nell’Ue e il 19% nel resto del mondo. “Focalizzarci sui kpi interni alla società è stato il primo passo del nostro viaggio verso la sostenibilità – ha spiegato ancora Battaini -. Abbiamo messo i nostri fornitori nelle condizioni di avere una carbon foot print più bassa e ora vogliamo aiutare i nostri clienti di raggiungere i propri obiettivi esg. Così tutta la catena diventa più sostenibile”.
La crescita di Prysmian sarà principalmente organica, per linee interne, ha affermato l’amministratore delegato, tuttavia non sono escluse acquisizioni che avranno l’obiettivo di portare la leadership di Prysmian in paesi dove non è presente o di ampliare il portafoglio a prodotti ancora non presenti o complementari.
Prysmian, le quotazioni si appoggiano sul supporto in area 35,50 euro
Il titolo Prysmian sembra essere impostato al rialzo nel breve termine, nonostante la performance sostanzialmente invariata registrata nella seduta di ieri (-0,06%). Dopo un’apertura molto al di sotto della chiusura precedente, però, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 35,85, andando a chiudere sul finale non distante a quota 35,81.
Dopo il massimo toccato lo scorso 2 agosto sul livello 37,50 l’azione ha vistosamente ritracciato con quattro giornate consecutive al ribasso. È però anche vero che, probabilmente, quest’ultimo movimento discendente potrebbe essersi già arrestato dato che i corsi si sono appoggiati (e hanno chiuso sopra) l’importante supporto presente a quota 35,50. Se poi si considera che ieri Prysmian è stato uno dei pochi titoli dell’indice FTSE Min ad aver avuto un andamento rialzista nell’intraday (candela verde), risulta evidente come la sua forza relativa possa portare le quotazioni verso un immediato rimbalzo, anche solo di corto respiro.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 35,85 con target nell’intorno dei 36,71 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 35,32 con obiettivo molto vicino al livello 34,50. L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sopra dell’indicatore Parabolic Sar mentre sia l’indicatore Supertrend che la media mobile a 25 sono diventati ribassisti a fine luglio. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’indicatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 44.
L’andamento di breve termine del titolo PRYSMIAN