Petrolio: il rally potrà spingersi verso i 100 dollari? - Borsa&Finanza

Petrolio: il rally potrà spingersi verso i 100 dollari?

Senza dubbio sono giorni caldi per il prezzo del Petrolio, con le quotazioni che si stanno riportando sui top di periodo. Aumentano di conseguenza i timori che l’inflazione a livello globale possa rimanere sui massimi degli ultimi anni, spingendo le Banche Centrali a cambiare in modo radicale (come sta facendo la FED) la propria politica monetaria.

Il rialzo delle quotazioni è alimentato non solo dalla carenza mondiale di gas e carbone ma soprattutto dalla convinzione che la variante Omicron costituisca una minaccia minore rispetto alle altre.

In questo contesto, il 4 gennaio scorso la riunione Opec+ ha deciso di aumentare la produzione per il mese di febbraio di 400 mila barili al giorno, in linea con la politica già stabilita dal cartello e ratificando sostanzialmente quanto stabilito nella riunione del 2 dicembre 2020.

 

Petrolio WTI: analisi tecnica e strategia operativa

Ma dunque, a questo punto il rally partito nel mese di dicembre 2020 fin dove potrà spingersi? Andiamo a vedere cosa ci dicono i grafici e i livelli operativi che si potrebbero monitorare per eventuali strategie di trading sul petrolio WTI.

Il rialzo delle quotazioni innescatosi nel mese di Dicembre 2020 dai 65,60 $ non sembra essersi al momento esaurito e tutte le prese di beneficio si sono dimostrate occasioni di acquisto. Nel breve eventuali correzioni verso la soglia degli 80  dollari al barile si inquadrerebbero in uno scenario ancora rialzista, che vedrebbero le quotazioni del WTI andare a mettere sotto pressione i massimi degli ultimi anni posizionati nei pressi degli 85$. In caso di superamento di quest’area resistenziale si aprirebbero le porte a target ancora più ambiziosi verso la soglia dei 100 $ al barile.

Al contrario, segnali di debolezza per eventuali operazioni ribassiste arriverebbero con discese delle quotazioni del WTI sotto i 76-75 dollari al barile, area ove transitano sia la media mobile a 50 che a 200 giorni. In quel caso aumenterebbero le possibilità di ritorni verso i 70$ e a seguire i minimi di dicembre 2020.

AUTORE

Pietro Origlia

Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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