Il rally del succo d’arancia continua nel mercato delle materie prime. Oggi i prezzi sono in calo del 2%, ma la scorsa settimana i futures hanno chiuso a 1,50 dollari la libbra, facendo segnare un aumento di circa il 50% da quando è scoppiata la pandemia. E solo il giorno prima, con un balzo del 5,1% si è avuto il più grande rialzo giornaliero dalla primavera del 2020.
Ad aver alimentato gli acquisti il rapporto del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti che ha tagliato le aspettative sul raccolto annuale di arance. Secondo tale rapporto infatti, la Florida dovrebbe produrre 44,5 milioni di scatole di agrumi da 90 libbre nel 2022, ossia il raccolto più piccolo dal 1945 e inferiore anche a quello che vi è stato nel 2017, quando l’uragano Irma ha fatto danni inenarrabili.
Perché le quotazioni solo salite
Il motivo per cui ci sarà un crollo del raccolto è da attribuire all’inverdimento delle arance per effetto di una malattia incurabile degli alberi che ne riduce la vitalità. La prima volta che è stata rilevata tale patologia risale al 2005 e da allora non si è riuscita a curarla, per quanto mai come questa volta ha procurato perdite così importanti.
Tutto questo ha dato ulteriore spinta a un trend che comunque da quando è arrivato il Covid-19 ha iniziato la sua ascesa. Infatti con la pandemia la domanda di succo d’arancia è cresciuta tra gli americani, che hanno effettuato un cambiamento nelle preferenze, passando dalle bevande contenenti un alto contenuto di zucchero ad altre più aspre. Nel contempo si è ridotta anche l’offerta, per via delle malattie nelle quali sono caduti i boschetti, molti dei quali sono stati abbattuti dall’espansione suburbana.
Prima di questa esplosione della domanda pandemica, i futures sul succo d’arancia erano contrattati ai minimi degli ultimi 10 anni, ma già nel marzo del 2020 avevano fatto un salto del 10%. Negli ultimi mesi tuttavia la richiesta si era affievolita, prima di questa nuova ondata rintuzzata dal rapporto del Dipartimento dell’Agricoltura americano.
Succo d’arancia: le prospettive per il 2022
Nelle ultime settimane hedge fund e speculatori hanno puntato sul fatto che i prezzi dei futures sul succo d’arancia siano ben incardinati per continuare il rally sul mercato delle materie prime. Peter Mooses, senior market strategist di RJO Futures, ha affermato che intorno al prodotto si stia manifestando un grande interesse in questo momento.
Altri osservatori invece puntualizzano che il Dipartimento dell’Agricoltura USA ha previsto che il prossimo raccolto sarà superiore del 12% rispetto a questo, nonostante la siccità e il gelo abbiano danneggiato le piantagioni brasiliane. Questo contribuirà a riequilibrare il mercato, anche perché il calo della produzione americana sarà compensato dalle arance provenienti da altri Paesi come il Messico, ha precisato Brandon Saltmarsh, presidente di HomeMaker Juice. Secondo l’esperto, attualmente i fondamentali della materia prima non supportano questo livello di prezzi.