A Piazza Affari si mette in luce il titolo Tenaris che, in una nuova giornata contrassegnata dall’escalation militare in Ucraina, sfrutta i nuovi record segnati dal prezzo del petrolio. I motivi che hanno spinto il Brent sui 140 dollari al barile ed il Wti oltre l’area dei 130 dollari arrivano dalla proposta, che sta prendendo sempre più piede, di un embargo sul petrolio russo che si aggiungerebbe alle sanzioni finanziarie già messe in campo nei giorni passati da Usa ed Europa e il cui fine è cercare di mettere in un angolo almeno economicamente la Russia. Nei giorni scorsi JP Morgan aveva ipotizzato di un target a 185 dollari al barile a fronte di una frenata delle importazioni dalla Russia. Nel caso invece di un embargo sul petrolio russo secondo gli analisti di Bofa le quotazioni del greggio potrebbero arrivare fino a 200 dollari sui timori di un potenziale shock economico dovuto a un’ulteriore impennata dell’inflazione.
Azioni Tenaris: analisi tecnica e strategie operative
In questo contesto non sorprende quindi l’appeal speculativo sul titolo Tenaris che già nell’ultima parte del mese di Febbraio si era rafforzata graficamente in scia agli ottimi dati riguardanti il 2021. Andiamo quindi a vedere cosa ci dice il suo grafico. Il rally odierno (+11%) rafforza quel trend rialzista innescatosi nella seconda parte del mese di dicembre che partito dagli 8,60 euro sta spingendo in queste ore il titolo a testare la soglia dei 13 euro che rappresentano i massimi degli ultimi 22 mesi.
Nel breve le attese sono per una continuazione di questo movimento ascendente che, con il break dei livelli sopra segnalati, dovrebbe spingere il titolo sui massimi del 2019 posti nei pressi dei 13,50-13,60 euro. Eventuali fasi correttive che non riportassero i prezzi sotto gli 11,20 euro (minimi della scorsa ottava) non modificherebbero la view rialzista ma anzi verrebbero viste come nuove occasioni di acquisto.
Al contrario sarà solo con discese sotto gli 11 euro che il titolo invierebbe un primo segnale di debolezza con veloci target situati nei pressi dei 10,50 euro e a seguire 10 euro. Solo sotto tale soglia si avrebbe un indebolimento della struttura grafica di fondo aprendo le porte ad ulteriori ribassi.