Azioni Unipol da acquistare dopo la trimestrale in utile? - Borsa&Finanza

Azioni Unipol da acquistare dopo la trimestrale in utile?

Il quartier generale del gruppo assicurativo Unipol a Bologna

Il gruppo Unipol ha chiuso i primi nove mesi 2023 con un utile netto consolidato pari a 769 milioni di euro, rispetto a 854 milioni di euro del corrispondente periodo dell’esercizio scorso, rendicontato secondo i principi contabili precedenti, sul quale si riflettevano componenti straordinarie per circa 275 milioni di euro legate al consolidamento pro-quota di Bper Banca. Il dato dei primi nove mesi 2022, rideterminato a fini comparativi in applicazione dei nuovi principi, sarebbe pari a 495 milioni di euro.

Per quanto riguarda la partecipata UnipolSai, i primi nove mesi 2023 si sono chiusi con un utile netto consolidato pari a 586 milioni rispetto al risultato netto consolidato di 616 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio scorso, rendicontato secondo i principi contabili precedenti. Il dato dei primi nove mesi 2022, rideterminato a fini comparativi in applicazione dei nuovi principi, sarebbe pari a 262 milioni.

Nei primi nove mesi del 2023 la raccolta diretta assicurativa del gruppo presieduto da Carlo Cimbri, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 10,57 miliardi, in crescita del 7,5% rispetto ai 9.834 milioni di euro registrati al 30 settembre 2022. La raccolta diretta nel comparto Danni al 30 settembre 2023, pari a 6.074 milioni di euro, ha registrato una crescita (+3,8%) rispetto ai 5.851 milioni del 30 settembre 2022, con positive performance in tutti gli ecosistemi in cui opera il gruppo. A tale ammontare contribuiscono la compagnia UnipolSai, che registra premi Danni per 4.821 milioni di euro (+0,8%), e le altre principali compagnie del gruppo.

In particolare, UniSalute ha raccolto premi per 562 milioni di euro (+37%), anche in conseguenza dell’avvio del progetto UniSalute 2.0, grazie al quale le reti distributive agenziali e di bancassicurazione del gruppo propongono alla clientela retail e PMI i prodotti Salute offerti dalla compagnia. Linear ha totalizzato premi per 159 milioni di euro (+9,7%). In rilevante sviluppo anche Arca Assicurazioni, che ha registrato premi per 199 milioni di euro (+10,3%). Il comparto Auto risulta in crescita dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente con premi pari a 2.858 milioni di euro, risentendo positivamente degli aumenti tariffari resi necessari per l’incremento del costo medio dei sinistri legato alla dinamica inflattiva in atto.

Il combined ratio, comprensivo del saldo della riassicurazione, si attesta al 98,6% contro il 97,1% registrato al primo semestre 2023. Il combined ratio dei primi nove mesi del 2022, calcolato secondo i principi contabili e la metodologia prima in vigore, era stato pari al 93,2%. Il deterioramento del combined ratio registrato tra il primo semestre e il 30 settembre 2023 è ascrivibile all’impatto degli eventi atmosferici che, nel mese di luglio, hanno colpito il Nord Italia. Per quanto concerne l’indice di solvibilità di gruppo, al 30 settembre 2023 il rapporto tra fondi propri e capitale richiesto è pari al 218%, rispetto al 200% del 31 dicembre 2022.

Nel comparto Vita, il gruppo Unipol ha realizzato una raccolta diretta pari a 4.496 milioni, in crescita del 12,9% rispetto ai 3.982 milioni registrati nei primi nove mesi dell’esercizio 2022. L’attività delle reti di vendita si è concentrata su prodotti tradizionali e multiramo in una logica di ottimizzazione dei flussi netti delle gestioni separate, che ha consentito di raggiungere una raccolta netta positiva. In questo contesto, UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 2.618 milioni di euro (+4,5% sui primi nove mesi del 2022), mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita, unitamente alla controllata Arca Vita International, ha segnato una raccolta diretta pari a 1.843 milioni di euro (+28,4% rispetto ai 1.435 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022).

 

Azioni Unipol: quotazioni in trading range tra 5,250 e 5,420

Le azioni Unipol quotate a Piazza Affari sembrano essere impostate al ribasso nel breve termine anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di ieri (-0,41%). Dopo un’apertura al di sopra della chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 5,280, coincidente esattamente con il prezzo di chiusura in asta.

Dopo l’area di minimi toccata a fine ottobre nell’intorno dei 5 euro, l’azione ha invertito drasticamente la propria rotta con un robusto rialzo che ha portato i corsi a raggiungere un massimo a quota 5,420 (14 novembre). Da quel momento, però, è sopraggiunta la debolezza con un fisiologico ritracciamento non particolarmente spiccato e più assimilabile ad una fase laterale che non riesce a violare il supporto presente sul livello 5,250: in pratica, un trading range.

L’aspetto positivo deriva dal fatto che Unipol possiede una considerevole forza relativa, soprattutto se confrontata con l’indice FTSE Mib di riferimento, e quindi più resiliente a un eventuale ulteriore ribasso. La nota critica, invece, riguarda il monitorare con attenzione il già citato supporto di 5,250, violato il quale l’ondata di vendite fin qui trattenuta porterebbe le quotazioni verso l’area 5,200.

Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 5,344 con target nell’intorno dei 5,420 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 5,280 con obiettivo molto vicino al livello 5,200. L’impostazione algoritmica, infatti, vede i prezzi stazionare al di sopra dell’indicatore Supertrend mentre sia l’indicatore Parabolic Sar che la media mobile a 25 sono diventati rialzisti a inizio novembre. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’oscillatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 56.


L’andamento di breve termine del titolo UNIPOL

AUTORE

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Alessandro Aldrovandi

Alessandro Aldrovandi, trader specializzato nella negoziazione per conto proprio di futures, azioni ed ETF, italiani ed esteri, sia con strategie discrezionali che quantitative. È autore di alcune pubblicazioni sulle tecniche di trading, organizza periodicamente corsi di formazione ed è stato più volte relatore nei principali convegni dedicati alla finanza e agli investimenti sia in Italia che all’estero. Interviene spesso nelle trasmissioni televisive sul canale finanziario ClassCNBC e pubblica articoli per varie testate giornalistiche. Offre anche servizi di consulenza generica.

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