Il dato supera le attese ma rimane il più basso da settembre 2009: 50,3
In America il Pmi (Purchasing Managers Index, ossia l’Indice composito dell’attività manifatturiera di un Paese) è cresciuto a 50,3 nel mese di agosto (50,4 a luglio), attestandosi come il più basso da settembre 2009.
Il tasso di crescita della produzione è stato tra i più lenti degli ultimi tre anni a causa di una domanda interna decisamente poco brillante che ha portato sempre più aziende a ridurre e a frenare la produzione. Molte hanno preferito utilizzare le risorse disponibili per smaltire gli arretrati di lavoro piuttosto che utilizzarle per nuovi investimenti.
Anche la domanda esterna, nell’ambito del Pmi manifatturiero Usa, ha inciso negativamente sulla crescita, a causa della guerra commerciale e dei dazi e ciò che ha pesato sulla fiducia delle imprese è stato il timore di una recessione economica globale.
OCCUPAZIONE E INFLAZIONE
L’occupazione è rimasta sostanzialmente invariata, mentre il tasso di inflazione risulta tra i più lenti da quasi tre anni.
PREZZI
Sul fronte dei prezzi, le aziende produttrici hanno evidenziato una riduzione di richieste e di conseguenza l’offerta è calata. Questa situazione sta dunque mettendo sotto pressione le imprese che nel tentativo di rimanere competitive rispondono abbassando i prezzi.