Azioni Fincantieri: MSC ordina due navi a idrogeno, rimbalzo in vista? - Borsa&Finanza

Azioni Fincantieri: MSC ordina due navi a idrogeno, rimbalzo in vista?

Fincantieri: da Msc ordini per due navi a idrogeno. Titolo pronto al rimbalzo?

A Piazza Affari non si arresta il trend discendente presente sulle azioni Fincantieri, insensibile anche oggi ad alcune news provenienti dalla società. Nello specifico in queste ore il Gruppo MSC, tramite la sua divisione crociere, ha confermato l’ordine di due navi a idrogeno per il suo brand di lusso Explora Journeys, confermando in questo modo l’impegno a raggiungere le zero emissioni di carbonio entro il 2050. L’accordo in essere va a completare quell’ investimento per un totale di 3,5 miliardi di euro in sei navi Explora Journeys, le cui consegne dovrebbero avvenire tra il 2027 ed il 2028.

Nel dettaglio le navi Explora V ed Explora VI da una parte potranno disporre di nuove soluzioni di efficienza energetica e dall’altra potranno utilizzare carburanti alternativi come il gas bio sintetico e il metanolo. Inoltre la Divisione Crociere lavorerà a stretto contatto con Fincantieri per valutare la possibilità di dotare entrambe le navi della più recente tecnologia per le batterie, oltre a una serie di potenziali tecnologie tra cui la cattura del carbonio e sistemi più avanzati per quanto riguarda la gestione dei rifiuti. Infine ricordiamo che le due navi, che saranno dotate di una nuova generazione di motori a gas liquefatto, andranno ad utilizzare l’idrogeno liquido con celle a combustibile per le operazioni alberghiere durante la sosta nei porti, con l’obiettivo di eliminare le emissioni di carbonio a motori spenti.

 

Azioni Fincantieri: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l’azione a Piazza Affari. E’ una seduta all’insegna delle vendite questa odierna per il titolo Fincantieri, con i prezzi che pericolosamente si stanno avvicinando ai minimi del 2023 situati in area 0,485 euro. Nel breve termine la violazione di questi livelli, non solo farebbe proseguire quel trend ribassista partito dai top dello scorso mese di febbraio nei pressi degli 0,66 euro ma andrebbe ad indebolire ulteriormente il quadro grafico con possibili nuove discese prima verso gli 0,47 euro e successivamente in direzione dei minimi del 2022 situati sugli 0,45 euro. Nel caso si realizzasse questa view, fondamentale diventerebbe la tenuta di tali supporti per evitare di rivedere il bottom del 2020 posto sugli 0,39 euro.

Al contrario la tenuta degli 0,485 euro potrebbe aprire le porte ad un recupero delle quotazioni, che fin quando non riusciranno a superare le prime resistenze poste sugli 0,52 euro verranno lette come dei semplici rimbalzi tecnici. Dal punto di vista operativo sarà solo lasciandosi alle spalle quest’ultime aree, che i corsi potrebbero proseguire il loro recupero prima verso gli 0,535 euro ed in seguito in direzione degli 0,545 euro, dove verrà messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui tali livelli dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe un miglioramento della struttura grafica con possibili nuovi allunghi fin verso gli 0,58 euro.

 

 

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AUTORE

Pietro Origlia

Pietro Origlia

Pietro Origlia, trader indipendente, ha iniziato ad interessarsi dei mercati finanziari all'inizio del 2000, facendone poi una professione tra il 2005-2006. Specializzato nel trading multiday (azioni, valute e materie prime) opera essenzialmente sul mercato italiano. Ha partecipato a vari eventi e manifestazioni in qualità di relatore. Dal 2017 è anche Giornalista Pubblicista. Da gennaio 2022 è entrato a far parte della redazione di Borsa&Finanza.

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